Il 23 marzo scorso, a Ferrara, è stata inaugurata una grande mostra dedicata al brillante artista olandese Escher. Ad ospitare l’evento, che sarà visitabile fino al 21 luglio, sono le sale espositive del Palazzo dei Diamanti, celebre edificio storico di Ferrara che, da decenni, è sede di mostre di artisti italiani ed europei di alto livello e che, per la prima volta, ospita le opere di Escher. L’esposizione, organizzata da Arthemisia, Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara e Fondazione Ferrara Arte, è curata da Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti e conosciuti esperti dell’artista, e Mark Veldhuysen, presidente della M.C. Escher Foundation, organizzazione fondata da Maurits Escher stesso nel 1968 per preservare la sua arte e che ora si occupa di organizzare mostre e pubblicare libri e film per far conoscere i lavori e la vita dell’artista olandese.

Maurits Cornelis Escher, nato il 17 giugno 1898 a Leeuwarden, Paesi Bassi, è stato un incisore e grafico, famoso soprattutto per le sue incisioni sul legno. Nella primavera del 1922 egli visitò l’Italia e rimase profondamente colpito dai paesaggi suggestivi e dalla cultura artistica del nostro Paese. Questo lo spinse poi, nel 1923, a trasferirsi nella Costiera amalfitana e, in seguito al suo matrimonio, a Roma. I suoi anni in Italia furono molto importanti per la produzione creativa dell’artista, che viaggiò molto per il Bel Paese, ispirandosi ai paesaggi toscani per realizzare delle incisioni lignee. Le sue opere, così uniche da non poter essere collocate in una corrente artistica specifica, hanno la capacità di trasportare colui che le osserva attraverso mondi surreali, paradossali e con costruzioni impossibili. La sua produzione è influenzata da concetti scientifici, teoremi geometrici e intuizioni matematiche, e per questo è da sempre apprezzata da intellettuali, matematici, fisici e scienziati.

L’esposizione è divisa in sei sezioni con lo scopo di trasportare i visitatori in un viaggio attraverso le diverse fasi della vita e dell’arte di Escher. La prima sezione, chiamata “Gli inizi”, raccoglie le sue prime opere ispirate ai soggetti naturali. “Italia” è invece il nome della seconda sezione, nella quale si trova lo studio dei paesaggi italiani, delle strutture geometriche e degli elementi naturali. La terza sezione è dedicata alle “Tassellature”, ovvero i modi di suddividere il piano con una o più figure geometriche ripetute. A partire dal 1937, Escher si interessa anche al tema delle “Metamorfosi”, protagonista della quarta sezione, creando diverse opere incentrate sulla trasformazione. Il crescente interesse per la matematica e la geometria ci portano alla quinta sezione, intitolata “Struttura dello spazio”, nella quale si trovano opere geometriche e superfici riflettenti o topologiche. L’ultima sezione, infine, è intitolata “Paradossi geometrici” ed è dedicata alle sue famose produzioni artistiche con illusioni ottiche e costruzioni impossibili.

L’esposizione è visitabile tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.30 e ospita molte opere dell’artista provenienti dalla M.C. Escher Foundation nei Paesi Bassi, tra le quali alcune delle più famose, come ad esempio “Relatività” (1953) e “Giorno e notte” (1938). Questi i prezzi dei biglietti: intero € 15,00 (audioguida inclusa); ridotto € 14,00 (audioguida inclusa). Per tutte le altre informazioni e per le prenotazioni chiama i numeri +39 0532-244949 e +39 0532-185851 o vai sul sito.

Leo Papa -ilmegafono.org