L’amore per la propria città, un sentimento che si riempie di contraddizioni e molteplici sensazioni. Un amore viscerale che viene spesso celebrato in forma artistica e musicale, proprio come hanno fatto i Bad Black Sheep, esperta rock band vicentina. Lo scorso novembre, infatti, con l’etichetta Vrec, hanno pubblicato il loro nuovo singolo, intitolato Azneciv, che anticipa il terzo album (“L840”) della loro lunga carriera, in uscita in primavera. Un brano che è una dedica alla loro città, Vicenza appunto, il cui nome viene proposto al contrario, quasi a rimarcare i sentimenti contrastanti che caratterizzano, come è naturale che sia, il rapporto con il luogo di appartenenza.
Azneciv è un omaggio in musica, che prende spunto dai versi del poeta vicentino Fernando Bandini e racconta perfettamente i confini della provincia, la dimensione di casa, quel senso rassicurante che sa restituire e che lenisce le delusioni, le occasioni sprecate, le potenzialità immaginate che si scontrano con il quotidiano. Una città che si fa guardare, che si fa scoprire nuda e bellissima quando tutto si ferma, un luogo che rimane e che si fa certezza dentro un tempo caduco e caotico. Un contrasto perenne da cantare al contrario, per riuscire a vedere ogni cosa in modo completo, da ogni angolazione.
Tutto ciò assume la forma musicale di un rock italiano molto lineare, essenziale, semplice, con venature cantautorali e indie. Quella dei Bad Black Sheep (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è una canzone che si fa ascoltare, con un sound orecchiabile e un ritornello che balza subito in testa, nonostante il nome al contrario. Non ci sono orpelli, né sperimentazioni particolari, è un sentito messaggio alla propria città, la risposta a un bisogno che questa band vicentina aveva urgenza di esprimere per inaugurare la strada che porta al loro prossimo album.
Redazione Musica -ilmegafono.org
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