Si intitola “Protovisioni” ed è l’album con il quale Molecola, al secolo Marco Testa, si presenta da solista nella scena della musica elettronica italiana. Un disco uscito lo scorso 1° dicembre per l’etichetta Tazzina Dischi e che mette in mostra tutto il talento del musicista umbro. Le “protovisioni” di Molecola sono delle immagini che ancora devono prendere la loro forma definitiva, sono delle visioni in fase di elaborazione, degli scenari i cui dettagli possono essere analizzati a seconda di chi è l’attore che si cimenta nell’ascolto. Il risultato finale è soggettivo, aperto ad ogni possibile interpretazione, variabile e non definibile in maniera del tutto precisa, esattamente come le caratteristiche di un protone o di una molecola.
Questo prototipo di visioni viene espresso in sette tracce del tutto melodiche, in cui la struttura e gli andamenti vengono definiti unicamente attraverso il genere della musica elettronica. I suoni sintetizzati mettono in risalto un’atmosfera futuristica, che non si guarda indietro ed è tutta proiettata nella proposizione di qualcosa di originale, che non sia mainstream.
Le melodie e i background sono in continua mutazione, in perpetuo cambiamento, si arricchiscono e si annichiliscono, si uniscono e si spezzano a seconda di quello che viene dettato attraverso le drum machine, producendo così una ambientazione che risulta quantomeno interessante anche per chi non apprezza particolarmente questo genere. Per quanto riguarda invece gli amanti della musica elettronica/dance che abbia anche qualche riferimento indie, quello di Molecola (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è certamente un disco che non passerà inosservato.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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