Esperienze, scelte, illusioni, sconfitte, paure: in una sola parola, vivere. Tutto questo viene raccontato dentro l’Ep di una brava cantautrice milanese, Elisabetta Perversi, pubblicato lo scorso 14 gennaio e intitolato “Blalalala”. Un titolo ironico, un modo per dire che tutto quello che è contenuto nel disco non può essere riassunto dentro un titolo. “Blalalala” è composto da cinque brani nei quali la cantautrice esplora se stessa, tirando fuori tutto quello che compone la sua vita, le aspirazioni i sogni da inseguire, la realtà con la quale fare i conti. Un disco che scorre bene e si fonda su contenuti intelligenti, caratterizzati da una gradevole alternanza tra ironia e atmosfere più intime, che la voce di Elisabetta Perversi, pulita, armonica e capace di giocare su più toni, celebra perfettamente.

Dal punto di vista musicale, la linea sonora è un cantautorato di stampo italiano arricchito da inflessioni elettroniche e sfumature proprie del pop internazionale. Ne viene fuori un quadro complessivo molto interessante, dove la tradizione della migliore canzone d’autore italiana viene innovata con arrangiamenti più moderni, che hanno il coraggio di osare.

Elisabetta Perversi (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”) ha messo tutta se stessa dentro questo disco, riuscendo a parlare di quotidianità, di esperienze vissute, senza mai risultare banale, senza scadere nel superficiale né, di contro, rischiare di rimanere intrappolata in una narrazione troppo introspettiva. Ha saputo raccontarsi, senza schemi, con ironia, risultando vera e acuta. “Blalalala” è il frutto di questa sua capacità. Ed è un frutto che merita di essere raccolto e gustato, con cinque brani che sanno catturare chi ascolta, da ogni punto di vista. Un buonissimo esordio discografico.

Redazione -ilmegafono.org

La copertina dell’Ep “Blalalala”