Una bella scarica di energia, un pugno nello stomaco ai nostri alibi, alle meschinità, alle debolezze umane. Un racconto sincero e spietato su noi stessi, un viaggio dentro le nostre interiorità che poi si specchiano nella società o ad essa fanno da specchio. È tutto quello che ci regalano i Matrioska Social Club, duo di origine salentina ma per metà trapiantato a Bologna. Due musicisti, Lorenzo Zizzi e Giampiero Nicolì che, pochi giorni fa, precisamente il 14 aprile, con l’etichetta (R)esisto, hanno pubblicato il loro primo disco, omonimo, come si conviene a un esordio. Otto tracce piene, intense, che mettono a nudo la natura umana, scomponendola pezzo per pezzo, come una matrioska, per arrivare fino alla sua essenza, alle zone più buie e recondite, laddove insieme alle nostre fragilità si nasconde anche la nostra speranza.

Per tale ragione, le atmosfere di questo album sono cangianti e passano da momenti più cupi ad altri nei quali si sente appieno quella forza rabbiosa che ci spinge a rinascere e a realizzare un cambiamento, la nostra rivoluzione, piccola o grande che sia. A sostenere questo concept così elaborato, con testi che sfuggono abilmente al rischio della banalità, c’è una struttura sonora robusta, fatta di arrangiamenti e melodie avvincenti, riff di chitarra, batterie infuocate, un’energia che coinvolge.

Il sound che ne risulta è un rock potente dal taglio internazionale, con un ritmo che trascina e che riesce a variare, regalandoci anche sfumature marcatamente blues e non rinunciando, talvolta, a piccoli assaggi più pop-rock, che riportano al passato. C’è spazio anche per un bel brano in acustico (Stupidi eroi), scelto per chiudere l’album. Quello dei Matrioska Social Club (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è un disco bello da ascoltare, un bel viaggio rock capace di dipingere con cruda schiettezza la nostra anima, facendoci andare a tempo e lasciandoci liberare i nostri demoni. Davvero un ottimo esordio.

Redazione Musica -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Matrioska Social Club”