A 29 anni di distanza dal vile attentato di Capaci in cui, insieme alla moglie e agli uomini della scorta, perse la vita il magistrato Giovanni Falcone, in Italia le immagini, le sensazioni e la memoria di quel terribile giorno restano ancora forti, ben saldi nella mente di chi rifiuta la violenza mafiosa. Nonostante l’estenuante lotta contro il Covid-19 che va avanti da ormai più di un anno e che impone restrizioni e limitazioni, anche quest’anno saranno diverse le iniziative dedicate alla memoria di quel triste giorno. Come ogni 23 maggio, infatti, l’appuntamento che darà il via alla giornata (intitolata per l’occasione “Di cosa siamo Capaci”) avrà luogo al porto di Palermo, dove diversi studenti siciliani si riuniranno per assistere all’esibizione dell’orchestra dell’Istituto Regina Margherita di Palermo, esibizione alla quale parteciperanno anche il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, sorella del magistrato.
Il porto di Palermo, per chi segue da tempo le iniziative del 23 maggio, è uno dei luoghi più importanti dell’intera giornata: è proprio qui, infatti, che intorno alle 8:10 del mattino attracca la “Nave della legalità”, una nave che per ogni edizione trasporta più di 10 mila studenti provenienti da tutta Italia, ma che quest’anno, per ovvie ragioni, resterà tristemente vuota ed ancorata al molo. Il fulcro della giornata si sposterà poi dentro l’aula bunker del carcere Ucciardone, dove, alla presenza del presidente Sergio Mattarella, della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, di quella della Giustizia, Mara Cartabia, e della ministra per il Sud, Mara Carfagna, si assisterà ad una serie di interventi istituzionali e alla premiazione degli studenti vincitori del concorso “Cittadini di un’Europa libera dalle mafie”.
Grande seguito vi sarà anche e soprattutto online, grazie soprattutto alle iniziative social che, nel giro di quest’ultime settimane, si sono moltiplicate a velocità incredibile. Una fra tutte è sicuramente quella promossa da WikiMafia e intitolata #eranosemi la quale, forte del grandissimo successo dell’anno scorso, ha deciso di replicare anche per questa edizione. Allo stesso tempo, la Fondazione Falcone darà il via a due campagne social su Facebook e Instagram con gli hashtag #dicosasiamoCapaci, #23maggio e #PalermoChiamaItalia: oggi più che mai, infatti, il valore del pubblico digitale e di chi non può assistere altrimenti agli eventi assume un’importanza assoluta e permette, raggiungendo praticamente chiunque, di spargere proprio quei semi della legalità e soprattutto della memoria in più punti diversi, anche in posti lontanissimi, e in maniera diretta e coinvolgente.
La giornata si concluderà alle ore 17:58, nei pressi dell’albero dedicato a Falcone all’interno del giardino Quarto Savona Quindici, dove un minuto di silenzio sarà seguito dalla lettura dei nomi delle vittime delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio. Un momento di raccolta, di riflessione e ricordo, questo, che chiude e racchiude una giornata intensa, una giornata che non deve essere semplicemente commemorativa, ma costruttiva, utile e necessaria per le generazioni passate, presenti e soprattutto future. Il ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifano fa parte di quegli atti dovuti per ogni cittadino che si rispetti, ma deve anche essere un momento per comprendere veramente l’esempio di chi ha perso la propria vita per la verità e per la giustizia. E lo ha fatto generosamente per tutti noi.
Giovanni Dato -ilmegafono.org
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