Mirko Valeri & i via Greve è il nome del gruppo che vi presentiamo oggi. Un nome lungo ma orecchiabile, abbinamento dell’ideatore del progetto musicale con una via delle periferie di Roma, uno di quei luoghi in cui ogni giorno è un racconto e ogni evento è un’esperienza da imprimere in musica, almeno in questo caso.
Mirko Valeri & i via Greve cantano di emozioni e quotidianità, in maniera semplice, con passionalità, con un tipo di sound che sa essere piacevole, in grado di sconquassare o di accarezzare, di trasmettere rabbia oppure gioia, che sa essere duro ma riflessivo. È dunque un tipo di stile che si può ricondurre all’attualità musicale, che va molto di moda anche sulle frequenze radio.
Provando ad essere più precisi a livello tecnico, il genere di Mirko Valeri & i via Greve è quel punto di convergenza tra il rock di stampo internazionale e la versione invece italiana, quello che quindi raccoglie suoni legati, contemporaneamente, al rock di un paio di decenni fa, all’ultima frontiera alternative e, infine, al pop-rock che sentiamo tantissimo e in cui si trovano a loro agio tantissime band attive al di sotto delle Alpi.
Nel preciso caso di questa band, il termine “alternativo”, posto all’interno della definizione di rock-alternativo, è quantomai azzeccato, per il motivo che dentro le tracce di Mirko Valeri & i via Greve è possibile trovare estratti davvero molto delicati e, allo stesso tempo, qualcosa di molto più crudo. E come prova tangibile di quanto espresso finora vi presentiamo la loro ultima produzione discografica, intitolata “Troverò pace”.
Dodici inediti introspettivi, dentro i quali Mirko Valeri & i via Greve si cimentano nella ricerca di una pace interiore che, quasi sempre, è diretta conseguenza di esperienze anche dolorose, ma che risultano poi fondamentali per strutturare una coscienza pronta ad affrontare ogni sfaccettatura di questa vita. E inoltre, ci teniamo ad aggiungere, oltre a questo si troverà anche il giusto status interiore per far venir fuori la parte migliore di un musicista. E questo album (di cui abbiamo parlato con Mirko nel corso dell’ultima puntata di “The Independence Play” sulla nostra radio web) ne è una precisa conferma.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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