Qualche giorno fa, il 15 settembre per l’esattezza, si è volto il World Cleanup Day 2018. L’iniziativa, di cui vi avevamo parlato a luglio scorso (leggi qui), si proponeva di coinvolgere i cittadini di oltre 150 paesi per agire concretamente contro il problema della spazzatura globale, ripulendo i rifiuti abbandonati. L’iniziativa ha avuto un enorme successo, coinvolgendo alla fine ben 155 nazioni e 13 milioni di volontari nel mondo.

Per quel che riguarda l’Italia, sono state circa 200 le azioni di pulizia, con oltre 20mila volontari coinvolti. Dati che sono molto importanti (e che saranno analizzati più nel dettaglio nei prossimi giorni) e fanno sì che che il World Cleanup Day 2018 possa essere considerato come la più grande azione civica di pulizia nel mondo. Nel nostro Paese, a coordinare l’evento è stata Let’s Do It!, che è riuscita a far arrivare la propria voce fino alle istituzioni nazionali, che hanno applaudito questa iniziativa.

Quello del 15 settembre 2018 è un nuovo punto di partenza. La strada per risolvere il dramma dello smaltimento o riuso illegale dei rifiuti è lunga e tortuosa, ma le attività di ricerca e sviluppo, oltre che le azioni di pulizia, non si fermano. Anche nelle prossime settimane, infatti, sono previste altre azioni di pulizia che rientrano nel World Cleanup Day. La rete, inoltre, si amplia, perché oltre a coinvolgere migliaia di cittadini, il World Cleanup Day ha coinvolto anche centinaia di associazioni che operano in tutta Italia.

«Come ho avuto modo di dire. in questa due giorni di azioni di pulizia – afferma Vincenzo Capasso, presidente di Let’s Do It! Italy – abbiamo raggiunto un ottimo risultato. E il merito di ciò va dato ai cittadini, ai volontari delle associazioni, di gruppi informali e imprese che, armati di guanti, si sono presi cura dell’ambiente. Ora anche le istituzioni devono aprire gli occhi. Non si può far finta di niente. Bisogna confrontarsi per fare di questo un punto di partenza».

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Redazione -ilmegafono.org