Siamo sempre convinti che in questo Bel Paese, pieno di tradizione e storia musicale, validissimi artisti non debbano per forza essere associati alle grandi major della musica, ma si può andare benissimo a pescarli, pieni di emozioni e passione in compagnia dei loro fedeli strumenti, anche nelle piccole sale di registrazione o nei locali di periferia dei grandi centri urbani. Come abbiamo fatto altre volte, oggi vi proponiamo un esempio di come si possa trovare ottima musica affidata a progetti musicali o ad artisti emergenti: vi parleremo di Airt’o.

Propostoci dall’etichetta Dimora Records, le composizioni in musica di Airt’o ci hanno subito colpito per efficacia e varietà, per come rappresentino un bel riassunto di vari generi che già altre volte abbiamo visto abbinati. Qui si parla di una musica folk che trasmette grande vitalità e prende la vita in modo razionale, senza troppa apprensione; è un folk che abbraccia delicatamente il pop moderno come un amico che arricchisce l’esperienza di un viaggio, sonoro in questo caso.

Oltre al pop, all’interno delle tracce di Airt’o, piacciono molto anche le numerose tendenze indie, che costituiscono quella parte più meditativa, seppur presente in quantità inferiore rispetto all’attitudine compositiva di cui parlavamo prima. È questa sorta di bipolarismo musicale, narrato da una voce intensa, il marchio di originalità di Airt’o, e lo si può trovare nella sua ultima produzione discografica, fresca di pubblicazione (il 24 novembre), il cui titolo è “Genus”.

Genus è un album composto da otto inediti in cui la musica di Airt’o viene accompagnata, arricchita, supportata anche dall’aiuto alla strumentazione di Alberto Nemo. Un album d’esordio di cui abbiamo parlato in anteprima con Airt’o e Alberto Nemo stessi nel corso dell’ultima puntata di “The Independence Play” sulla nostra radio. Genus è l’inizio di un percorso, di un bel progetto musicale, una interessante avventura sonora immersa in un genere gradevole ed espresso con naturalezza e qualità.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Genus”.