Due fratelli toscani, nel 2015, si mettono a lavorare insieme su alcuni riff di basso. Mettono in opera le proprie idee e, nel frattempo, ne partoriscono un’altra: dare vita a un gruppo. Così nascono i Frozen Lips, band dalla vocazione indie-rock e garage-rock, che ha pubblicato l’Ep “It’s all about the bass”, promosso dall’etichetta Seahorse Recordings.

Quattro corde che vibrano nelle vene. Il suono profondo, netto, cupo del basso è un vero e proprio viaggio, che i Frozen Lips non hanno paura di intraprendere. Tutto parte da qui, da questo strumento affascinante e duro. Che sta nelle retrovie ma che dà ritmo e carattere. E i Frozen Lips, su questo ritmo e carattere, hanno deciso di costruire la loro musica e le quattro tracce che compongono “It’s all about the bass”.

A night in pag è quella più punk, che ci riporta per direttissima nella fecondissima Londra dei Clash, fatta di ghetti e conti da regolare. Me and my bottle si apre con una lattina stappata e il primo sorso è sicuramente quello più scanzonato, dove non si legge un messaggio da mandare in giro tra le onde. È un pezzo che entra subito in testa e nello stomaco, come un sorso gelato di birra in un’estate bollente.

Game of seduction, come ci ha detto Lorenzo, uno dei due fratelli/fondatori del gruppo nel corso dell’intervista nel corso della puntata di “The Independence Play” sulla nostra radio,  è quella che più evidenzia le influenze e i riferimenti musicali dei Frozen Lips, che sono principalmente Franz Ferdinand, The Strokes e Arctic Monkeys. E questo brano, in effetti, ci riporta proprio agli Arctic Monkeys, senza possibilità di sbagliare.  Intro e ritmo ci ricordano la celebre Do I wanna know? della mitica band inglese.

Melody, infine, è una stupenda ballata rock che sa conquistare senza rinunciare al carattere. Bellissime le chitarre e il cambio finale di tempi sulla chiusura. Quasi fosse una firma.

I Frozen Lips ci offrono dunque un primo lavoro veramente gradevole, con una forte personalità. Hanno la loro identità, il loro genere definito, ma guai a darli per scontati, perché sanno inserire elementi di novità. Una band che mostra di avere idee, stile e una musica dal respiro internazionale e frutto di un attento lavoro. Vale la pena di seguirli, sperando di ritrovarli tra qualche tempo con un full-lenght dove possono confermarci le buone impressioni di questo primo loro prodotto.

FrankaZappa -ilmegafono.org

La copertina dell’Ep “It’s all about the bass”.