L’energy sharing basato sulle cooperative è ormai una pratica molto diffusa in Europa e sembra che anche in Italia stia iniziando a muovere i primi passi. Un esempio, infatti, è Energia Positiva, start up nata a Torino dalle menti di giovani laureati in ingegneria e in economia e attiva solo da un paio di mesi. Il processo è abbastanza semplice: si tratta di usare energia pulita anche senza avere a disposizione un proprio impianto, ma grazie alla condivisione.
“Il nostro lavoro è di permettere a chiunque lo voglia di costruirsi un proprio impianto di energia rinnovabile – dichiara Alberto Gastaldo, ingegnere della produzione e membro del cda della cooperativa-. Chi vive in condominio o in posti dove non può farsi un impianto materiale, può scegliere sul nostro sito le quote per gli impianti che più gli piacciono. La start up è virtuale, la sede è il sito. Niente di fisico. Il nostro lavoro si concretizza quando andiamo a cercare gli impianti da rendere disponibili ai soci”.
Chiunque, dunque, può costruirsi un impianto virtuale, anche chi già ne possiede uno con il quale non riesce a coprire interamente i consumi, acquistando delle quote direttamente sul sito della cooperativa. In questo modo, si diventa produttori di energia rinnovabile al 100 per cento.
Il servizio di Energia Positiva è completo: la cooperativa prende in carico la gestione amministrativa e il pagamento delle bollette dei soci attraverso la collaborazione con Dolomiti spa, che ha il compito di ritirare l’energia prodotta dagli impianti; energia verde certificata e venduta a un prezzo inferiore rispetto al prezzo di mercato. Inoltre, i giovani soci dell’azienda hanno un’altra start up, la Epiutech srl, che utilizzano per cercare gli impianti: “Li andiamo a vedere, a volte su segnalazione. In Italia il mercato è abbastanza ampio, perché il decreto spalma incentivi ha reso molto difficile la loro gestione. Sono diventati quasi un problema. Dunque molti sono disposti a vendere. Noi li acquistiamo”.
Gli impianti fotovoltaici disponibili finora sono solo tre, rispettivamente 66.00, 98.88 e 88.50 kWp, tutti nella provincia di Asti, anche se l’intenzione è quella di raggiungere al più presto il mercato nazionale. A tal proposito, infatti, il prossimo obiettivo dell’azienda è di mettere in funzione un impianto eolico comprato in Basilicata, per il quale ancora vi sono solo una ventina di azionisti, ma che conta di superare mille soci nel 2019. Questa forma cooperativistica assicura maggiori garanzie: Energia Positiva, infatti, non solo garantisce ai soci le buoni condizioni degli impianti, ma anche la tutela dei soci stessi, i quali possono rescindere quando vogliono.
“Crediamo in questo progetto, vogliamo portarlo avanti seriamente – dichiara Gastaldo –. Penso sia un’iniziativa nuova, una “pubbli-impresa”, né pubblica né privata, con tante persone insieme che ne fanno parte. Se noi non le trattassimo bene ne andrebbe della nostra impresa, siamo costretti a fare le cose come si deve. Ultimamente tutti dicono di essere green: noi pensiamo che Energia Positiva non sia una moda ma un modo d’essere e anche una possibilità per guadagnare qualcosa”.
Veronica Nicotra -ilmegafono.org
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