Sbarcati sul pianeta Terra, provenienti chissà da quale esperienza musicale, vi presentiamo i Mænifesto: un’interessantissima band dallo stile compositivo contorto ma innovativo, che attinge da eventi o da personaggi dell’antichità per riproporceli in una salsa dal sapore futuristico. La loro musica prende spunto da un numero davvero incredibile di stili che, in maniera riassuntiva, possiamo definire (forse un po’ forzatamente e in maniera riduttiva) all’interno del genere new-wave.

Drum set, sintetizzatori ed effetti puramente elettronici sono infatti degli strumenti imprescindibili per ogni singola traccia dei lavori dei Mænifesto; tutti questi, mixati a ritmi dall’andamento incerto e mutevole, a tratti instabile, generano una prospettiva sonora e melodica del tutto singolare, che rivela orizzonti fantasiosi, provenienti da un’era a noi ancora sconosciuta. È una musica che guarda davvero al futuro, senza consuetudini compositive del passato, senza schemi prestabiliti, come dimostra la loro ultima e validissima produzione discografica.

Si intitola “Veni vidi vici” ed è la prima creatura di lunga durata per la band dei Mænifesto. L’album, uscito lo scorso 9 dicembre, è composto da nove tracce che, come detto poc’anzi, sono state concepite da un punto di vista musicale del tutto originale, elettronico e futuristico, che vale senza dubbio la pena ascoltare, anche solo per il piacere di analizzarne i ritmi e gli effetti particolari.

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Manuele Foti -ilmegafono.org