Dopo cinque anni di gestazione creativa, Daniele Faraotti ritorna con il suo terzo lavoro da solista, intitolato “EP! EP! Urrà!” e uscito lo scorso 1° ottobre 2024 per Creamcheese Records. Un progetto che era nato come un semplice EP, ma che, crescendo in complessità e numero di tracce, ha raggiunto la forma di un full-length completo. Dieci canzoni in cui si mescolano influenze synthpop, sperimentazioni sonore e testi che sembrano collocarsi tra sogno e realtà. Nonostante la lunga attesa, il risultato non delude: “EP! EP! Urrà!” è un lavoro che porta avanti l’idea di un pop di ampio utilizzo ma mai banale, che caratterizza tanto il sound quanto le parole.

A far da padrone nell’intera produzione sono i synth, che costruiscono atmosfere a volte ipnotiche, altre volte più dirette e trascinanti, in un continuo gioco di equilibri e sperimentazioni. È un’atmosfera che si presenta con semplicità e in cui è possibile addentrarsi senza preconcetti, lasciandosi catturare per goderne appieno. Il pop sperimentale con cui Daniele ha cucito e ricamato “EP! EP! Urrà!” riesce ad essere orecchiabile senza risultare prevedibile, una miscela di ingredienti molto intrigante che cattura già dal primo ascolto. I testi, a tratti allucinati, sembrano portare l’ascoltatore in un universo parallelo, dove la logica viene ribaltata e le emozioni vengono distorte per rivelare nuove prospettive.

In definitiva, “EP! EP! Urrà!” è una conferma della capacità di Daniele Faraotti (che abbiamo ospitato durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) di sapersi reinventare e di esplorare territori musicali poco battuti, senza perdere di vista la componente melodica e la capacità di coinvolgere. Un disco che richiede più ascolti per essere apprezzato nella sua complessità, ma che si rivela ogni volta più affascinante e stratificato.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Ep! Ep! Urrà!”