La crisi climatica è uno degli argomenti più sentiti e dibattuti dall’opinione pubblica, oltre a essere uno dei principali motivi di preoccupazione per le nuove generazioni, eppure non tutta la stampa sembra dedicargli il giusto spazio. La libera informazione, che forse, negli ultimi tempi, tanto libera non è, chiude spesso uno e più occhi sulle notizie relative al clima. Un atteggiamento inaccettabile per chi desidera una completa e totale informazione sulle condizioni di salute del pianeta, in piena trasparenza.

In occasione della Giornata Mondiale per la Libertà di stampa, celebrata lo scorso 3 maggio, venti testate hanno firmato e pubblicato un editoriale congiunto nel quale mettono in luce la necessità di un’informazione chiara e trasparente sulla crisi climatica, dichiarandosi indipendenti dalla stampa finanziata dall’industria fossile. L’appello è stato lanciato da Greenpeace Italia, nell’ottica di una richiesta precisa: una stampa veritiera e pulita sulle questioni climatiche e ambientali.

La crisi climatica rappresenta uno dei problemi più gravi e dibattuti per la comunità scientifica. Nonostante questo, il tema sembra quasi sempre solo sfiorato dalla stampa italiana, che se ne occupa ancora molto poco. Greenpeace s’impegna per questo nella lotta a una garanzia di informazione veritiera in fatto di clima, di riscaldamento globale e di cambiamenti climatici, senza nascondere le cause che li provocano: combustibili fossili, compagnie petrolifere, politiche ambientali scellerate. L’unico modo per garantire una stampa libera in fatto di clima è dissociarsi dai finanziamenti dell’industria dei combustibili fossili. Su questi presupposti nasce la coalizione “Stampa libera per il clima”, promossa, per l’appunto, da Greenpeace Italia.

Sul sito di Greenpeace Italia è possibile leggere l’elenco delle testate aderenti e l’editoriale congiunto. Per quanto ci riguarda, pur non essendo una testata ma un sito di informazione critica, sosteniamo anche noi un’informazione libera dai condizionamenti e dalle emissioni, cercando di fare la nostra parte. Per il clima, per l’ambiente, per voi lettori.

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