Non abbiate paura di riutilizzare e riciclare oggetti vecchi e regali poco graditi: la parola chiave per questo Natale è “upcycling”, un trend che accontenta sia amanti delle feste, sia ambientalisti e associazioni del settore. Il concetto di upcyling, tuttavia, va ben oltre l’abusato riciclo, che lasciava pressoché intatti i nostri scarti sotto l’albero. Si tratta di una sorta di rivisitazione, riutilizzo esplicito di materiali e oggetti inizialmente destinati ad altro scopo, riproposti come altro da sé senza mistero alcuno. Così, vecchi abiti vintage e ciondoli possono diventare copri divani o suppellettili da arredo, mentre vecchie sedie si trasformano in tavolini e soprammobili, ricordando però sempre la loro precedente identità.
L’upcycling si presenta come risposta originale e creativa agli sprechi di denaro, tempo ed energie, reinvestiti in progetti e creazioni che possano correre in soccorso a una e più esigenze, umane e ambientali. Da un punto di vista strettamente emotivo, inoltre, l’upcycling è anche un modo per dimostrare impegno e dedizione al destinatario del nostro dono, è sempre bello sapere che una persona cara ha speso del tempo prezioso pensando a noi. La moda del riuso parte dall’America, ma si sta facendo strada anche nel nostro Paese; del resto è ormai tradizione consolidata quella di rivolgersi al fai da te per i regali natalizi e non. Come specificato, il concetto si amplia, mostrandosi in una nuova sfaccettatura realmente fondata sul riuso.
Secondo lo studio condotto dalla Espresso Communication tramite sondaggio web su un campione di 1500 utenti tra i 18 e i 65 anni, i regali più gettonati nell’ambito upcycling sono complementi d’arredo, capi d’abbigliamento e gioielli vintage rivisitati. Le città più attive sotto questo punto di vista sono i grandi capoluoghi di provincia come Roma e Milano, mentre sono le donne a fare la parte del leone nell’attività pratica. Le motivazioni che spingono a puntare sull’upcycling sono crisi economica, sostenibilità, ma anche la creatività e la sperimentazione di soluzioni originali.
Se in Italia si appresta a diventare una moda, in Danimarca è una pratica consigliata proprio dalle autorità: sui siti ufficiali del governo, si suggerisce ai cittadini di provvedere a regali “di seconda mano”. Un’iniziativa che parla chiaro su quanto la ritualità di certe tradizioni possa contribuire al miglioramento sociale ed economico del pianeta.
Laura Olivazzi -ilmegafono.org
Commenti recenti