Ancora una volta, ci troviamo a raccontare un caso di intimidazione nei confronti di un membro della pubblica amministrazione da parte di ignoti (anche se tutto porta a pensare che gli autori siano appartenenti alla criminalità organizzata). La scorsa settimana, a Reggio Calabria, l’auto dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Angela Marcianò, è stata data alle fiamme: un segnale molto forte, questo, soprattutto se si pensa che è avvenuto a pochi giorni di distanza dalla “Marcia nazionale degli amministratori sotto tiro” tenutasi a Polistena (RC).

Insomma, un vero e proprio botta e risposta tra chi la legalità cerca di promuoverla e chi, invece, cerca di incenerirla. Bisogna premettere che nella città dello Stretto, a seguito del passato scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, la nuova giunta capitanata dal sindaco Giuseppe Falcomatà e da assessori come la Marcianò ha cercato in tutti i modi di contrastare il male più grande che da tempo affligge la Calabria. Basti pensare che la stessa Marcianò, oltre ad essere consulente del magistrato Nicola Gratteri, è un avvocato ed è componente della Commissione parlamentare anticriminalità e anticorruzione. Insomma, un personaggio di primo piano, uno dei classici bersagli che la ‘ndrangheta ama colpire con atti intimidatori orribili.

Proprio in seguito a quest’ultimo attacco, l’opinione pubblica ha reagito con attestati di solidarietà e vicinanza nei confronti dell’assessore e del marito. Il sindaco Falcomatà ha affermato che si tratta di “un atto gravissimo” ma al tempo stesso inutile, poiché “se pensano di intimidirci sbagliano i loro conti”. Inoltre,  ha aggiunto il primo cittadino, “l’azione di rinnovamento e contrasto alla criminalità organizzata non indietreggerà di un solo millimetro”.

Parole di sostegno sono giunte anche dal presidente della Regione, Mario Oliviero, il quale si è detto certo che “atti come questi, anziché indebolire, rafforzano ulteriormente il desiderio e la caparbietà di affermare le buone prassi che amministratori onesti, sempre più numerosi e decisi, stanno cercando di portare avanti in Calabria con enormi sacrifici e coraggio”.

Infine, ovviamente, non potevano mancare le parole della diretta interessata, vittima di un atto oltraggioso. L’assessore Marcianò, appunto, la quale ha ribadito la sua intenzione di andare avanti sulla strada della legalità, nonostante sia rimasta notevolmente scossa dall’attentato: “Affronterò questo momento con calma e determinazione” aggiungendo che la giunta “non farà un passo indietro”.

Quasi sempre, se la criminalità attacca, significa che la politica sta operando bene, con trasparenza e onestà: per questo motivo crediamo che la Marcianò, insieme a tutti gli assessori onesti del comune reggino e al sindaco Falcomatà, non debbano essere lasciati soli. Anzi, è proprio in questi momenti che il supporto morale (ma soprattutto strumentale e istituzionale) non deve mancare. Per niente al mondo.

Giovambattista Dato –ilmegafono.org