Una novità che si sta affacciando sui banchi di scuola è l’introduzione dell’Educazione ambientale come materia di studio. Si tratta di un progetto importante che vede coinvolte tutte le fasce scolastiche, dalla materna alle superiori, e che ha come principale obiettivo quello di insegnare agli studenti il rispetto dell’ambiente e uno stile di vita sostenibile.
Sostenuta dal sottosegretario all’Ambiente, Barbara Degani, con la collaborazione del Miur, che aiuterà gli insegnanti nella loro preparazione, l’idea di questa nuova disciplina era emersa già ai tempi dei ministri Prestigiacomo e Gelmini. In quel caso, non si parlava, però, di un vero e proprio progetto, ma solo di linee guida generiche. Stavolta, invece, ci troviamo dinanzi a un programma più chiaro e delineato, racchiuso in un faldone di circa 150 pagine, fondato su dieci temi in base all’età e alla conoscenza.
“È un progetto molto importante – ha dichiarato Barbara Degani – che avrà una grande ricaduta su tutto il Paese. Il lavoro che ci ha visto impegnati per mesi parte proprio dai bambini e non poteva che essere così. Sono loro il nostro futuro e potranno a pieno titolo essere chiamati nativi ambientali. Io credo che comminare sanzioni, contemplare reati in ambito ambientale sia doveroso ma non sia sufficiente: è necessario intervenire con una politica di grande respiro, a lungo termine, altrimenti il patrimonio che abbiamo a disposizione oggi non ci sarà più domani”.
L’inserimento di questa nuova materia curriculare rischia di stravolgere l’intero assetto scolastico, poiché porterà alla revisione di tutti i programmi: un lavoro lunghissimo che richiederà molto tempo, ma è fondamentale avvicinare i giovani a temi attuali, soprattutto osservare con consapevolezza ciò che accade nella vita di tutti i giorni. Infatti, per adesso sarà solo una materia interdisciplinare a cura dei professori di scienze, geografia e arte, che si occuperanno di impartire le prime nozioni circa il riciclo dei rifiuti, la tutela del mare e del territorio e la biodiversità. Educazione ambientale, quindi, diventerà materia obbligatoria dall’anno scolastico 2015-2016, nel frattempo si potrà assistere a un primo esperimento per vedere quali saranno le reazioni da parte di docenti e studenti.
Veronica Nicotra -ilmegafono.org
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