Bellezza, mitologia, intelligenza sono gli elementi che caratterizzano le tele proteiformi di Grozdana Tilotta. L’artista ci offre moderne chimere e personaggi calati in realtà sovrannaturali. Perfette rappresentazioni di “mostri”, nel senso arcaico del termine, esseri stupefacenti, singolari ma bellissimi.
Così l’artista spiega la sua poetica: “L’idea che ognuno ha di se stesso e di ciò che ciascuno di noi sceglie di far vedere agli altri è qualcosa di talmente mutevole e così poco definito che, ogni volta che si cerca di trovarne una forma finita o quantomeno accennata, ci si ritrova di fronte ad una specie di essere multiforme altamente volatile e sfuggente che sembra avere vita propria. Un essere a più facce, con infinite possibilità di aspetto e di carattere, maschere deformi di un io interiore forse mai ben compreso nemmeno dal più introspettivo degli uomini”.
“Sebbene ‘chi ti credi di essere?’ – prosegue l’artista – sia la domanda sprezzante e retorica che si suole porre a persone da noi identificate come arroganti, persone che tendono a mostrare un volto che palesemente cozza col proprio io, in questo contesto la domanda diventa legittimata, non più retorica ma di sincera curiosità. Una domanda volta a ricercare la forma, o piuttosto le forme di quel mostro a più facce che vive dentro ognuno di noi”.
La mostra, inaugurata il 9 maggio scorso, si terrà fino al 30 giugno 2014 e si svolgerà presso l’associazione culturale Milano Indelebile, in via Goldoni 19, a Trezzano sul Naviglio (Milano).
Angelo De Grande -ilmegafono.org
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