Anche quest’anno torna nelle piazze italiane l’appuntamento con la “Biodomenica”, la campagna nazionale di promozione e informazione sul biologico di Aiab, Coldiretti e Legambiente. L’evento, giunto alla sua 14ma edizione, è un’occasione importante di incontro tra produttori, cittadini, associazioni, istituzioni e consumatori e quanti hanno contribuito a rendere l’agricoltura biologica una realtà in crescita e in controtendenza rispetto alla crisi, che purtroppo nel nostro Paese non è solo economica. Dall’agricoltura biologica però arrivano buone notizie: il mercato del bio in Italia vale 3,1 miliardi di euro, un fatturato che ci pone al quarto posto a livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale.
Secondo l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), nel 2012 i consumi di prodotti biologici sono aumentati del 7,3% rispetto all’anno precedente, dopo il più 9% messo a segno nel 2011. Il biologico si conferma, dunque, uno dei settori più vitali e dinamici di tutta l’economia italiana con un aumento complessivo del numero di operatori certificati pari al 3% rispetto al 2011, oltre un milione di ettari di terreno coltivato biologicamente ed una crescita del 6,4% rispetto all’anno precedente che ha permesso di raggiungere un’incidenza sulla superficie agricola italiana del 9 per cento.
“Da rilevare – scrive l’Ismea nel suo ultimo rapporto – che negli ultimi anni il biologico in Italia ha presentato un andamento del mercato più favorevole rispetto a importanti nazioni, registrando soprattutto performance superiori a quelle di Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera”. La principale manifestazione della Biodomenica domani si terrà in piazza Dante a Napoli, ma sono numerose le città coinvolte in tutta Italia, a partire dalla capitale Roma, con tante iniziative, degustazioni guidate, fattorie didattiche, laboratori dimostrativi, per adulti e bambini. Le regioni coinvolte sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto. Il tema di quest’anno è l’agricoltura libera da Ogm (organismi geneticamente modificati).
I numeri del biologico dimostrano che non c’è spazio per i prodotti Ogm “nel sistema di qualità dell’agricoltura italiana”, si legge sul volantino della manifestazione, “e non c’è posto neanche per ingredienti biotech sulla tavola dei consumatori. La strada della coesistenza forzata è ancora del tutto impraticabile: dall’affidabilità delle misure tecniche che servirebbero per delimitare le coltivazioni transgeniche, da quelle convenzionali e biologiche, ai rischi di lungo periodo relativi al rilascio incontrollato nell’ambiente di Ogm, piuttosto che i contenziosi legali e i risarcimenti economici che gli agricoltori si troverebbero ad affrontare per le inevitabili contaminazioni di sementi e produzioni non Ogm, senza considerare un ricorso alla chimica di sintesi”.
G.L. -ilmegafono.org
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