In un’epoca affollata da voci superficiali, rumori assordanti, spietata indifferenza e ingiustizie insopportabili, si avverte spesso un forte bisogno di poesia. Un bisogno di tornare all’essenza, di fermarsi a riflettere bene su quello che siamo, sulla società che abbiamo costruito. Una riflessione che qualcuno riesce a tirar fuori grazie alla propria musica, alla capacità di mettere a nudo quello che si sente e si pensa, toccando le corde dell’anima di chi ascolta. È ciò che hanno fatto gli Oil On Canvas (nome ispirato al celebre disco dei Japan), duo trentino nato nel 2006 dall’idea di Marco Carner e Valerio Bazzanella, due amici musicisti con la passione di scrivere canzoni d’autore.

Lo scorso 21 aprile, con l’etichetta (R)esisto, è uscito il loro nuovo album, intitolato “Red”. Nove tracce molto profonde per raccontare il mondo che ci circonda e sottolinearne le disuguaglianze feroci, generate dalla violenza e dall’indifferenza, da una sempre più ridotta capacità di scegliere il bene e di segnare una linea netta di separazione con quello che invece è il male che distrugge ogni forma di empatia e solidarietà umana. Un racconto amaro e al contempo delicato, pervaso da un amore, nella sua forma più universale, che resiste a tutto ciò che lo nega, scontrandosi ogni giorno con la bruttezza del mondo e cercando, nonostante tutto, di costruire speranza.

Un racconto basato su testi ricercati e scritti egregiamente e che, dal punto di vista musicale, segue una linea melodica propria della canzone d’autore e del miglior cantautorato italiano, ma con l’aggiunta di sonorità pop ed elettroniche che donano alle composizioni una dimensione più contemporanea. Quello degli Oil On Canvas (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è un disco raffinato, un delicato tocco di pennello e di colore su un’epoca ricca di zone grigie e aride. Un album dall’’atmosfera avvolgente, da ascoltare a occhi chiusi, prendendosi il tempo necessario per riflettere e cogliere ogni sfumatura nascosta dentro ciascuna traccia.

Redazione Musica -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Red”