Il periodo che va dal 2010 al 2019 è stato drammatico per le emissioni annue di gas serra, che hanno raggiunto i livelli più alti nella storia dell’umanità, seppur con un tasso di crescita rallentato. Sebbene sia molto difficile limitare il riscaldamento globale, giungono notizie favorevoli sul fronte dell’azione climatica, che sta portando risultati positivi. Il rapporto pubblicato dagli scienziati del Panel Intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc), evidenzia quanto dal 2010 ci siano state riduzioni notevoli sui costi delle energie rinnovabili (solare, eolica e delle batterie), così come una serie di leggi che hanno migliorato l’efficienza energetica e accelerato la diffusione delle fonti green. “Siamo a un bivio. Le decisioni che prendiamo ora possono assicurare un futuro vivibile. Abbiamo gli strumenti, le conoscenze e le competenze necessarie per limitare il riscaldamento”, ha detto il presidente dell’IPCC, Hoesung Lee.
“Sono incoraggiato dall’azione climatica intrapresa in molti paesi. Ci sono politiche, regolamenti e strumenti di mercato che si stanno dimostrando efficaci. Questi, se estesi e applicati in modo più ampio ed equo, possono favorire una profonda riduzione delle emissioni e stimolare l’innovazione”. L’IPCC ha stilato inoltre una sintesi per i decisori politici (Summary for Policymakers), approvata all’inizio di aprile da 195 governi membri dell’IPCC. Si mette in evidenza il fatto che esistano soluzioni rinnovabili per tutti i settori, che possono così dimezzare le proprie emissioni di gas serra. Per farlo, sarà necessario ridurre l’uso di combustibili fossili, aumentare la diffusione di elettrificazione e di sistemi di alimentazione alternativi.
“Avere operative e funzionanti le giuste politiche, le infrastrutture e le tecnologie per consentire cambiamenti nei nostri stili di vita e nei nostri comportamenti, può portare a una riduzione del 40-70% delle emissioni di gas serra entro il 2050. Questo offre un significativo potenziale non sfruttato”, ha detto il co-presidente del gruppo di lavoro III dell’IPCC, Priyadarshi Shukla. “L’evidenza scientifica mostra anche che questi cambiamenti negli stili di vita possono migliorare la nostra salute e il nostro benessere”. Il miglioramento delle condizioni climatiche, sostiene l’IPCC, deve partire anche dalle città, che necessitano di percorsi facilitati per le energie rinnovabili, edifici e mobilità sostenibile. Puntando sull’uso più efficiente dei materiali, sul riciclo e la riduzione al minimo dei rifiuti, ne gioverà anche la riduzione di emissioni. Si tratta di un settore tra i più coinvolti nell’emissione di gas serra e i prossimi anni si riveleranno fondamentali per arrivare a limitare il riscaldamento globale a circa 1,5°C.
Nel 2025, le emissioni globali dovrebbero raggiungere il picco, per poi calare del 43% entro il 2030. “È ora o mai più, se vogliamo limitare il riscaldamento globale a 1,5°C”, ha detto Jim Skea, co-presidente del gruppo di lavoro III dell’IPCC. “Senza una riduzione immediata e profonda delle emissioni in tutti i settori, sarà impossibile”. Un segnale necessario è richiesto ai governi anche dal punto di vista delle finanze, che devono allinearsi alle esigenze anche nel settore pubblico. Il rapporto dell’IPCC mostra come bisogna agire per un futuro più sostenibile, per far sì che non sia troppo tardi e che il 2030 possa essere un obiettivo realmente alla nostra portata.
Redazione -ilmegafono.org
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