Come tanti altri anni, questo 2017 ci ha portato a recensire tantissimi artisti e gruppi davvero molto validi. È stato un grandissimo piacere per la nostra redazione musicale scoprire stili e generi intrisi di qualità ma, soprattutto, di un’incredibile passione verso questa meravigliosa arte, a cui dedichiamo da anni uno spazio centrale sul nostro sito.
Per salutare questo 2017, nell’attesa del nuovo anno, abbiamo deciso di fare una sorta di riassunto scegliendo, tra i tanti lavori discografici da noi redatti quest’anno, quelli che ci hanno colpito particolarmente. Sinceramente non è stato facile, perché la “selezione all’ingresso” che contraddistingue la nostra pagina musicale fa sì che il livello degli artisti e dei gruppi recensiti sia elevato, ma abbiamo provato a giocare un po’, scorrendo tra le note e i testi e cercando di formare una compilation che potesse rappresentare tutti gli stili, i generi e i linguaggi passati davanti alle nostre orecchie.
Dopo questa doverosa premessa, iniziamo dunque a stilare questa nostra personale Top 10 che segue un criterio non di classifica ma squisitamente cronologico, cioè da inizio anno fino ad arrivare allo scorso numero. Tra le prime proposte, agli albori del 2017, ricordiamo in maniera ben definita i Nuju con il loro “Pirati e pagliacci”, squisito folk d’autore, e la graffiante anima rock di Rocco Traisci col suo “L’amore ai tempi della collera”.
Anche la primavera ci ha portato una ventata di egregia musica, distribuita su stili molto differenti, come quella elettronica-occitana dei Gran Bal Dub insieme al loro omonimo album, oppure come il folk, reggae e ska di “Scienze della maleducazione” degli España Circo Este, per finire con Giancarlo Onorato che ci ha presentato le atmosfere poetiche in salsa rock del suo “Quantum”.
Per i mesi più caldi abbiamo scelto invece Maurizio Pirovano e gli Original Sicilian Style. Il primo è una vena pulsante di quel pop-rock nostrano che conosciamo benissimo e il suo “Il tempo perduto” ci è sembrata una prova convincente; mentre “Triskele” degli Original Sicilian Style è un urlo che scuote le coscienze, tra reggae, cultura e impegno sociale.
Dopo le nostre ferie estive non vedevamo l’ora di tornare a recensire lavori di nuovi musicisti e non siamo affatto rimasti delusi. Concludiamo dunque questa nostra personale Compilation 2017 con le sperimentazioni rock de Il Giunto di Cardano e del loro “Kadima”, e con il punk-rock e il cantato graffiante dei SupErba e del loro “Non seguo la cura”, per poi concludere con il calore folk dei Bottega Retrò nel loro “La grande tristessa”.
Questa è la nostra Compilation 2017, un riassunto musicale di quanto abbiamo avuto il piacere di ascoltare e recensire durante quest’anno. Ci ritroviamo qui nel 2018, sempre con nuove e validissime proposte. Buone feste a tutti!
Redazione Musica -ilmegafono.org
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