Un milione e 290.000 bambini in Italia si trovano in condizione di estrema povertà. Secondo gli ultimi dati Istat, la cifra è destinata ad aumentare.
Alla Camera dei deputati si è svolto un convegno sul tema della povertà minorile dal titolo “Italia: poveri bambini. Per una definizione di bisogno che riscriva le regole dell’aiuto”, a cura della fondazione L’Albero della Vita. All’iniziativa, oltre a istituzioni e rappresentanti del terzo settore, ha partecipato anche Tito Boeri, presidente dell’Inps. Boeri ha fornito gli ultimi dati sulle condizioni economiche delle famiglie con figli a carico, dichiarando tra l’altro che chi ha figli ha subito un incremento della povertà assoluta di 9,2 punti percentuali, e ha sottolineato come nelle famiglie povere vi siano poche possibilità di far crescere il capitale umano.
Nell’ambito del convegno si è riflettuto anche sulla ricerca realizzata da L’Albero della Vita e Human Foundation dal titolo “Varcare la soglia: empowerment e partecipazione per contrastare la povertà”. La ricerca si compone di una serie di interviste alle famiglie che hanno partecipato al progetto sperimentale “Varcare la soglia”, programma che prevede la presa in carico dell’intero nucleo familiare e che è stato avviato nel 2014 nelle città di Milano e Palermo. Successivamente il progetto è stato esteso nelle città di Genova, Roma e Catanzaro e ha dato sostegno a oltre 213 famiglie e a 806 beneficiari, di cui 436 minori.
Le famiglie che partecipano al progetto “Varcare la soglia” danno la disponibilità ad essere inserite all’interno di un percorso educativo. Viene offerto loro un tutoraggio che ha lo scopo di sviluppare competenze specifiche per affrontare il proprio stato di difficoltà. Il programma interviene anche sulla pianificazione dei consumi familiari e prevede un orientamento al lavoro.
La presidente dell’Autorità Garante Nazionale Infanzia, Filomena Albano, intervenuta al convegno alla Camera dei deputati, ha messo in luce anche il fatto che non si devono considerare bambini poveri solo quelli che non hanno una casa, ma anche quelli che non hanno le stesse opportunità educative dei loro coetanei. Secondo Filomena Albano le misure adottate non sono sufficienti e la stessa ha concluso sottolineando che «in un ambito in cui la coperta è sempre più corta, se non si potenzia il dialogo e non si crea una unica cabina di regia non si arriva a nulla».
Lucio Salciarini (Sonda.life) -ilmegafono.org
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