Anche oggi vi raccontiamo e descriviamo uno dei 13 beni la cui gestione verrà ceduta dallo Stato italiano ad associazioni no profit, di cui abbiamo iniziato a parlare due settimane fa (leggi qui).
L’edificio di oggi è un bene ecclesiastico: l’Abbazia di Soffena, a Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo. Questo edificio vanta antiche origini medievali, le prime attestazioni sono dell’XI secolo, e visse il suo momento di massimo splendore a cavallo tra XIV e XV secolo, quando fu ricostruito e arricchito di moltissimi affreschi. La sua struttura attuale con una bella pianta a croce latina risale alla ristrutturazione trecentesca.
Durante il XVII secolo, l’abbazia fu abbandonata dai monaci e l’edificio venne ceduto per uso agricolo con conseguenti danni ingenti alla struttura e al patrimonio in essa conservato. Sarà solo nel 1962 che lo Stato acquisterà l’edificio per restaurarlo e restituirlo alla comunità in una veste che fosse il più vicino possibile a quella antica.
Eliminati gli oggetti e le attrezzature agricole in esso conservate e grattando la scialbatura che ricopriva le pareti ci si accorse che, almeno in parte, le antiche pitture erano ancora integre. Per chi avrà la curiosità di visitare questo luogo si raccomanda di prestare attenzione particolare agli affreschi dello Scheggia, fratello di quel gran genio di Masaccio, di cui potete visionare un’anteprima qui di seguito.
Angelo De Grande -ilmegafono.org
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