Qualche settimana fa abbiamo fatto un appello (Necrologia museorum) per creare insieme a voi una lista dei beni di rilievo storico-culturale abbandonati, in parallelo all’iniziativa similare della Tribune de l’art. Una delle persone che hanno risposto a quest’appello ci ha segnalato un bene storico che meriterebbe maggiore attenzione: il monastero degli Oblati, a Roviano.
Nel Lazio, risalendo le acque dell’Aniene, (fiume recentemente reso famoso anche grazie alla comicità di Corrado Guzzanti), troviamo questo piccolo paese immerso nel suggestivo paesaggio dell’Appennino laziale. Reperti, ponti romani costellano questa zona le cui radici risalgono all’età del bronzo. In cima al colle Sabatino, alla metà del XIX secolo, fu realizzato un enorme fabbricato a pianta rettangolare per ospitare il monastero.
Durante la seconda guerra mondiale questa struttura fu usata come ospedale militare per poi tornare alla sua funzione negli anni Cinquanta. Questo edificio a pianta rettangolare ha 5 piani e ricalca antiche piante rinascimentali. La struttura, infatti, ha due corpi avanzati sulla valle dell’Aniene a ricordare le antiche strutture difensive. L’enorme giardino che lo circonda è adibito a bosco e uliveto. Questo grande e bel fabbricato, circondato da un parco estremamente suggestivo, al momento è abbandonato, come ci segnala la nostra lettrice.
Dobbiamo però segnalare che il bene in questione è attualmente oggetto di un investimento a scopo etico risalente al 2007. Le aree destinate a uliveto sono diventate infatti il “Parco degli Ulivi”, le cui piante dovrebbero essere sfruttate per la produzione di olio extravergine di oliva, mentre l’enorme struttura dovrebbe divenire un centro socio-assistenziale per i malati di Alzheimer, con la possibilità di ospitare oltre 60 persone.
Tutta questa zona è sottoposta a vincolo dal Ministero e ci auguriamo che i progetti in corso riportino questo bene a essere sfruttato come merita. In conclusione vi invitiamo a visitare il sito da cui abbiamo preso la maggior parte delle informazioni necessarie e che mostra una interessante galleria fotografica (clicca qui).
Angelo De Grande -ilmegafono.org
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