Nella profonda Sicilia, tra i meravigliosi territori del siracusano, da diversi anni sorgono e si strutturano melodie che riscaldano ulteriormente l’aria. Nascono da un sound del quale è difficile stabilire una chiara definizione; è da considerarsi più che altro un intreccio di stili condensati tutti all’interno di un’unica tavola sonora.
La musica dei The Pepiband è, contemporaneamente, un vento caldo sul viso guardando l’orizzonte, una infuocata eruzione di sonorità, una pura e semplice scarica di adrenalina. La musica dei The Pepiband è, volendo tentare di fare un riassunto, un rock con venature grunge, noise, punk, indie e post-rock.
Non è certo qualcosa di incredibilmente innovativo sotto l’aspetto musicale, ma è pur sempre un piacevole groviglio di suoni con il quale esaltarsi o riflettere (ma non troppo filosoficamente), oppure grazie al quale abbandonarsi all’istinto o ai sogni. Un concentrato di suoni che si proietta direttamente dentro l’ultima produzione discografica della band.
Per i The Pepiband questo è il secondo album prodotto, che in generale vuol dire consacrazione. Composto da undici inediti e disponibile dal 16 ottobre nei vari store musicali, abbiamo avuto il piacere di ascoltare l’anteprima di questo full-lenght intitolato “Six grills in six days”: un prologo musicale che ci ha trasmesso ottime impressioni, conferendo alla produzione un senso di rock che difficilmente non verrà apprezzato dagli amanti del genere. È inoltre molto interessante apprezzare i repentini cambi di sonorità, di umore, che intercorrono durante la track-list, in modo da garantire all’album una sorta di eterogeneità che mantiene alto l’interesse durante un ascolto complessivo.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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