È uscito il 4 novembre scorso il nuovo album dei Caveau, “IN”, distribuito e promosso da ALKA record label. I Caveau sono una band formatasi a Pesaro nel febbraio 2013, il loro genere è un alternative rock, a tratti delicatamente pop, con una leggera influenza darkwave. “IN” è composto da dieci tracce alternative rock, tra cui il singolo “Bicchieri Rotti” (ascolta qui), già in rotazione su radio e TV.
Questo disco è un buon vino che fermenta, le tracce sono frizzanti, ubriacano e stimolano l’immaginazione. Come un bicchiere di buon rosso arrivano a dare conforto e a sminuire i contorni della realtà, facendoci incontrare i pensieri e l’inconscio. Mai stucchevoli, nella voce, negli accordi e nei testi, i Caveau mostrano una complessità e una completezza rara di questi tempi nel panorama musicale.
È un revolution album per un Revolution love, un’opera giovane e viva che non sa mentire (in vino veritas?), mostra le sue mille sfaccettature musicali e dà vigore ai malesseri, alle paure e ai desideri più inconsci e remoti. La voce, Valentina Clizia, ammalia, conduce e riesce a mettere con le spalle al muro, con l’intelligenza che non è urlata e mielosa come la maggior parte delle voci femminili italiane spesso banalmente pop e poco coraggiose. Finalmente, ci troviamo davanti a una voce rock che può rompere gli schemi, che può cantare le debolezze e le paure e rialzarsi, mai paga, mai stanca.
“Accorgiti di tutto ciò che è intorno, sciogli le tue mani al giorno” (Nebbia nera): I Caveau sanno passare attraverso la “nebbia nera” e spronarti alla rivincita, con una musica che quando serve a dissipare le nubi arriva potente e arcigna e sa consolare o ancora accelerare i battiti e i ritmi. Ci esortano (Fuggi dall’incubo giallo) a scappare dall’ennesima gabbia d’oro che vorremmo costruirci e ad entrare (Entra) nel fiume, dove Acheronte cercherà di spaventarci con denti e mani fredde, ma questa musica saprà farci attraversare i nostri tanti inferni quotidiani, facendoci lasciare il fiume e cambiare il senso.
Non ci sono personaggi predominanti, ci sono storie e pensieri che potrebbero essere di chiunque, in qualunque momento della vita. E se il titolo John Doe nella nona canzone potrebbe spingervi a dissentire, sappiate che John Doe è un nome che viene utilizzato nella giurisprudenza statunitense per indicare una persona ignota: in pratica, è l’equivalente del nostro Mister X.
“IN” è l’album di un uomo o una donna liberi nelle infinite manifestazioni dell’essere. Ha un’anima rivoluzionaria e coraggiosa, è scalzo, ruvido, puro, semplice e arriva lì dove deve arrivare. Da ascoltare assolutamente!
FrankaZappa -ilmegafono.org
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