L’ammodernamento della Galleria degli Uffizi, celeberrimo museo fiorentino, è una questione che affligge la città di Firenze sin dai tempi dell’alluvione. Già nel 1965, infatti, si cercava di far partire il progetto Grandi Uffizi, per adeguare l’affluenza di visitatori alla struttura architettonica, ma evidentemente, nel 1966, anno dell’alluvione, l’idea passò in secondo piano.
Questo progetto è stato rivisto e perfezionato e, a partire dal 1995, una apposita commissione si occupò di redigere la filosofia del nuovo e futuro polo museale i “Nuovi Uffizi”. Quattro anni di lavoro per affermare la volontà di testimoniare il carattere di galleria storica (con le collezioni medicee del secondo piano) e allo stesso tempo il desiderio di esporre un’altra stagione artistica modernizzando la galleria al primo piano, fino ad allora occupata dall’archivio di Stato. Il progetto, terminato nel 2004, ebbe una variante nel 2009 a causa delle nuove normative anti-sismiche.
Principale intervento è quindi il recupero degli spazi precedentemente occupati dall’archivio nella cosiddetta infilata di ponente. I lavori, in divenire, prevedono di raddoppiare la capacità di visitatori del museo da 4.000 a 8.000 al giorno, aumentando la superficie da 5.400 a 12.000 metri quadri.
In quest’ottica di ammodernamento, apriranno finalmente al pubblico, il prossimo 29 aprile, le cosiddette “cinque salette” (dalla n° 19 alla 23). Cinque sale i cui tesori consistono nei gioielli del primo Rinascimento italiano, ossia 44 dipinti divisi per aree geografiche. La presentazione degli spazi espositivi rinnovati avrà luogo lunedì 28 aprile alle ore 12 nel salone di lettura della Biblioteca degli Uffizi. Interessante sarà poter seguire la conferenza stampa in streaming da casa propria sul sito internet del polo museale fiorentino.
Angelo De Grande -ilmegafono.org
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