La capitale del Regno Unito si prepara ad abbattere “la supremazia dell’automobile”. Dopo l’annuncio ufficiale del sindaco, Boris Johnson, Londra è pronta a dare il via ad un progetto ambizioso e sostenibile: la costruzione di una pista ciclabile che attraversi l’intera città, una sorta di arteria per la mobilità su due ruote. I giornali inglesi parlano già di “rivoluzione” e, dati i costi dell’operazione, circa un miliardo di sterline (più di un miliardo di euro), la definizione calza a pennello. I bozzetti presentati alle autorità prevedono un cambiamento radicale dell’assetto urbano che, da una primissima analisi, sembrerebbe molto simile a quello di Amsterdam.
La trasformazione richiederà dieci anni, ma i benefici che la cittadinanza ne potrebbe trarre sono notevoli, a cominciare dalla riduzione di traffico e dunque di emissioni nocive nell’aria. La lunghissima pista ciclabile interesserà anche la Westway, l’autostrada sopraelevata che percorre il versante occidentale di Londra, un espediente per dimostrare come la mobilità sostenibile possa insinuarsi sulle strade ad alta percorrenza integrandosi in un sistema di trasporti accessibile a tutti. Il primo a dare il buon esempio è lo stesso sindaco Johnson, il quale spesso si fa fotografare sulla sua bicicletta in giro per le strade della città.
Parallelamente alla costruzione della pista ciclabile sono previste anche campagne di sensibilizzazione alla sicurezza sui veicoli a due ruote, una riprogettazione degli incroci, nuove limitazioni sulla circolazione di camion e rimorchi e tracciati delle linee metropolitane visibili lungo il percorso.
Sorgono tuttavia dubbi sul finanziamento del progetto, assai ingente visto il periodo di diffusa crisi economica, e i maligni sostengono che Johnson abbia dato il via libera solo per questioni d’immagine. Per ora il progetto sembra essere ben accolto dai più e la pista ciclabile per una metropoli come Londra sembra il giusto percorso da intraprendere.
Laura Olivazzi -ilmegafono.org
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