“Monumenti invisibili, il passato si svela e apre le sue porte” è il titolo dell′iniziativa che si svolgerà al Foro romano fino al 15 febbraio. Due monumenti in particolare: la cosiddetta Casa di Livia sul Palatino, ricca di affreschi, e l′Oratorio dei Quaranta Martiri al Foro Romano. Due edifici di solito chiusi per problemi conservativi: i loro affreschi soffrirebbero se gli ambienti umidi in cui si trovano da secoli subissero forti variazioni dovute al ricco numero di visitatori, inoltre bisognerebbe pagare un custode che apra, chiuda e sorvegli i monumenti, che faccia entrare i visitatori a piccoli gruppi per non squilibrare il microclima, nonché qualcuno che faccia la manutenzione ordinaria degli stessi.
Tutto troppo complicato, meglio aprire una volta ogni dieci anni per controllare il loro stato di conservazione e concedere alla cittadinanza e ai turisti il privilegio di usufruirne per poche settimane. Un′iniziativa che dappertutto sarebbe vissuta come un evento, come un modo per lasciar scoprire una città sconosciuta alle nuove generazioni, una scusa per sviluppare eventi all′avanguardia in una cornice d′eccezione,magari sostenuti da una buona campagna pubblicitaria (alla televisione e non solo sui giornali), e che risultino, a conti fatti, un reale investimento per chi li gestisce e per i fruitori.
Il visitatore dovrebbe uscire felice da una visita così unica e, forse, irripetibile ma, spesso, esce ignorante come prima, vuoto. Bisogna incuriosire il visitatore, dargli un pretesto per conoscere, per vivere questi luoghi vecchi di duemila anni, bisogna inventare un nuovo modo di fruire del patrimonio storico-artistico e architettonico, e questa volta ci si sta provando.
Questo evento infatti è farcito di teatro!
I visitatori che avranno la fortuna di partecipare si troveranno, una volta varcata la soglia dei due monumenti, immersi in opere di Shakespeare come il Giulio Cesare senza pagare un biglietto aggiuntivo. La compagnia che si occuperà di intrattenere il pubblico con queste performances è “Il teatro reale di Alessandro Rubinetti”, che ha fatto del teatro nei siti archeologici e museali la sua missione, inventando la formula della “Visita Teatralizzata” di cui potrete godere in questa occasione.
Speriamo che il pubblico apprezzi questi insipidi tentativi di attirare visitatori. L′evento è organizzato da Pierreci Codess, un′azienda che opera sul territorio nazionale e che si occupa di migliorare la fruibilità dei beni culturali per i visitatori e di attirare gli stessi con eventi collaterali all′avanguardia. La sua missione non prevede la tutela e la manutenzione del bene, che resta a carico del “pubblico″, ma un bene per essere gestito deve essere conosciuto bene, bisogna sapere tutto degli eventuali rischi di conservazione ed includere una manutenzione ordinaria del bene gestito e una eventuale conservazione straordinaria di parti del bene messe a rischio durante la gestione da parte di imprese di questo tipo.
Non si può scindere la manutenzione dalla fruizione e non si può mirare solo al profitto lasciandosi guidare da sedicenti menagers dei beni culturali. Queste figure devono lavorare in equipe assieme a conservatori, restauratori e storici dell′arte; solo così si potrà sperare che il patrimonio culturale frutti, se tutte le condizioni di conservazione saranno rispettate attraverso una buona manutenzione ordinaria ed un lavoro di gruppo che permetta di trovare le migliori soluzioni, non solo da un punto di vista di profitto economico. Bisogna cambiare questo sistema fallimentare che ci ha portato sul lastrico.
È necessario lavorare di concerto e bene per restituire agli italiani l′Italia che si meritano!
Per informazioni e prenotazioni tel. 06 39967700, www.pierreci.it
Angelo De Grande -ilmegafono.org
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