Per l’economia mondiale sono stati tempi bui, e continuano ad esserlo, come testimoniano le cronache dell’ultimo periodo. Stiamo infatti cercando di risollevarci da una delle peggiori crisi economiche di tutti i tempi, ma qualche spiraglio di luce è stato rilevato, almeno per quanto riguarda il rapporto tra uomo ed ambiente. Il calo dei consumi in tempi di crisi a quanto pare, equivale ad un calo effettivo di immondizia ed a un notevole incremento del materiale riciclato, in particolare carta e cartone: nel 2009 ne sono state infatti raccolte circa 3milioni di tonnellate, pari a 52kg a testa, consentendo cosi il riuso di circa l’80% della carta cestinata. Le regioni più sensibili alla raccolta differenziata sono state Sardegna e, con grande (ma soprattutto piacevole) sorpresa, la Campania, che, dopo il disastroso 2008 segnato dall’emergenza rifiuti, sta forse iniziando a percorrere la giusta direzione per quel che riguarda lo smaltimento, almeno questo è ciò che avviene tra i cittadini. La regione in cui invece si evidenzia ancora una scarsa diffusione della raccolta differenziata è la Sicilia, mentre Roma ed il Lazio sono in fase di perenne stasi.
I dati del Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi di carta) affermano che nell’ambito del packaging, a causa della crisi, si registra un calo del 9% dell’immesso, mentre, secondo indagini generali, la diffusione della raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta nello scorso anno del 5,4% circa, mentre dal 1999 al 2009, grazie al riciclaggio, sono state evitate ben 196 discariche, fattore che ha determinato anche notevoli benefici economici per la popolazione: tra risparmio sui costi di smaltimento, nuovi posti di lavoro sorti grazie alle nuove imprese di riciclaggio, si stima un fatturato di circa 3miliardi di euro in 10 anni, di cui 300milioni solo nel 2009. Il Comieco si propone per i prossimi anni un ulteriore obiettivo: potenziare la qualità e la quantità della raccolta differenziata, in modo da rendere più fluida la lavorazione del materiale raccolto, evitando cosi eventuali impurità. Le statistiche confermano un ruolo da leader nel settore della differenziata da parte del Nord Italia, che ha registrato un incremento pari a più del 4,3%, sommato alla costante attività di raccolta dell’ultimo decennio; ma è al Sud che si registra l’aumento più evidente (pari a più dell’11,8%, 60mila tonnellate circa).
Al centro, l’incremento è stato più basso, 2,6% circa. Come evidenziano anche le statistiche, dunque, è il Sud a registrare la crescita più importante dell’ultimo anno. Lo si può notare anche dalle statistiche specifiche di ciascuna regione: la Campania registra un incremento della raccolta di carta e cartone pari al 20,3%, con aumento di 30037 tonnellate; la Puglia cresce del 13%; il Molise addirittura del 30,9%; la Sardegna mostra invece un incremento pari al 28,5%. Tra le città spicca Bari, con una raccolta pro capite pari a 70 kg di materiale riciclabile. L’incremento del riciclaggio è dunque un ottimo segno nell’estremo caos provocato dalla crisi economica; tuttavia, bisogna far sì che anche dopo la rinascita finanziaria del nostro paese e non solo, si continui a mantenere questa lodevole condotta ambientale. Del resto, è nei periodi di difficoltà maggiori che si scoprono le proprie qualità. Speriamo che sia la stessa cosa anche in questo caso.
Laura Olivazzi –ilmegafono.org
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