Il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, compie 60 anni e si appresta a inaugurare l’edizione 2024, un’edizione speciale. Un’esposizione che contiene i 100 scatti del concorso indetto dal Natural History Museum di Londra e che, per la prima volta, presenta nel capoluogo lombardo le ultime immagini, premiate ad ottobre 2024, in contemporanea con l’esposizione londinese. Lo spettacolo della natura andrà in scena nella nuova prestigiosa sede del Museo della Permanente (via Filippo Turati 34), avrà inizio il 22 novembre 2024 e terminerà il 9 febbraio 2025, con un allestimento straordinario e tecnologico, in cui gli scatti, su grandi pannelli, presentano una nitidezza e una profondità eccezionali, grazie alla retroilluminazione a led. Ciò permetterà di offrire al pubblico un viaggio coinvolgente e immersivo e un’esperienza ‘viva’ della natura. Un grande schermo di 4 metri, con slideshow in loop, presenta altre 25 splendide foto premiate dal pubblico (People’s Choice). Infine, una sala video, con monitor da 80 pollici, propone imperdibili filmati di backstage delle foto vincitrici, interviste ai fotografi e altri contenuti legati alla mostra.
Organizzata dall’Associazione culturale Radicediunopercento, presieduta da Roberto Di Leo, con il patrocinio del Comune di Milano e con media partner Lifegate, l’esposizione riunisce le foto vincitrici e finaliste del concorso, selezionate tra 59.228 scatti provenienti da 117 paesi. Immagini straordinarie che documentano le meraviglie della natura: dal comportamento degli animali alle specie in estinzione, dai dettagli sorprendenti del mondo vegetale agli scorci inediti dei paesaggi ancora incontaminati. Non mancano, inoltre, i reportage sui cambiamenti climatici e sulla crisi della biodiversità. Un monito a preservare il pianeta e un incoraggiamento a modificare le azioni umane verso un futuro ecosostenibile. Il vincitore del Wildlife Photographer of the Year 2024 è Shane Gross, fotoreporter canadese per la conservazione marina, con l’opera The Swarm of Life (Lo sciame della vita), che ritrae il magico mondo sottomarino dei girini di rospo occidentali, specie quasi a rischio a causa della distruzione dell’habitat e dei predatori, realizzata mentre faceva snorkeling nel lago Cedar, sull’isola di Vancouver (Columbia Britannica).
Lo Young Wildlife Photographer of the Year 2024 è stato invece vinto dal tedesco Alexis Tinker-Tsavalas, con l’immagine ravvicinata Life Under Dead Wood (C’è vita sotto il legno morto), che raffigura i corpi fruttiferi della muffa melmosa e un piccolo collembolo, catturato con la tecnica del “focus stacking”, in cui vengono combinate 36 immagini, ciascuna con un’area diversa a fuoco, poiché questi animali possono saltare molte volte la loro lunghezza corporea in una frazione di secondo. Per celebrare il sessantesimo anniversario del concorso è stato inoltre introdotto il premio Impact Award, che riconosce il successo nella conservazione: una storia di speranza e/o di cambiamento positivo. L’Adult Impact Award è stato assegnato al fotografo australiano Jannico Kelk, per Hope for the Ninu (Speranza per i Ninu), che mostra un bilby maggiore in una riserva recintata, in modo che il piccolo marsupiale possa prosperare dopo essere stato portato quasi all’estinzione da predatori come volpi e gatti.
La polacca Liwia Pawłowska ha invece ricevuto lo Young Impact Award per Recording by Hand (Registrazione a mano). Due le eccellenze italiane: Fortunato Gatto, vincitore della categoria Piante e funghi, con lo scatto Old Man of the Glen (Il vecchio della valle) che mostra una vecchia betulla contorta, adornata da pallidi licheni “barba di vecchio”, nelle antichissime pinete di Glen Affric (Regno Unito); Filippo Carugati, che ha ricevuto la Menzione d’onore nella categoria Subacquee, con lo scatto Green, thin and rare to see (Verde, magro e raro da vedere). Le foto esposte, realizzate da professionisti e dilettanti, sono state giudicate in forma anonima da una giuria internazionale di esperti, in base a originalità, narrazione, eccellenza tecnica e pratica etica, come illustrato nelle didascalie. I testi riportano i dati tecnici e raccontano le emozioni che hanno motivato l’autore nella realizzazione dello scatto, insieme ai dati scientifici sulle specie fotografate e a citazioni di membri della giuria e dei fotografi.
In occasione del Wildlife Photographer of the Year a Milano, l’Associazione culturale Radicediunopercento propone anche serate gratuite di approfondimento, che si terranno il sabato (h 21) nella sede di mostra: il 14 dicembre, Federico Veronesi (uno dei più apprezzati fotografi di mammiferi africani al mondo) presenta il suo libro “Walk the Earth”; il 21 dicembre, Marco Colombo, Francesco Tomasinelli (fotografi di natura e divulgatori scientifici) e l’illustratrice Giulia De Amicis parlano di “Tentacoli: i misteri di polpi, seppie e calamari”; l’11 gennaio, Marco Andreini (regista e documentarista per BBC, RAI e NHK) presenta il suo documentario “Ogni volta che il lupo”; il 18 gennaio, Pietro Formis (fotografo subacqueo) racconta “Luci dal Profondo: Fotografia Naturalistica Subacquea”.
Oltre ai due massimi riconoscimenti, Wildlife Photographer of the Year 2024 e Young Wildlife Photographer of the Year 2024, il percorso espositivo illustra le immagini vincitrici e finaliste divise in categorie: Comportamento: Mammiferi, Comportamento: Uccelli, Comportamento: Invertebrati, Comportamento: Anfibi e Rettili, Fauna selvatica urbana, Animali nel loro ambiente, Subacquee, Oceani – la visione d’insieme, Ritratti di animali, Le zone umide – la visione d’insieme, Arte della natura, Piante e Funghi, e le tre sezioni dedicate ai più giovani: fino a 10 anni,11-14 anni, 15-17 anni. Ci sono poi le categorie documentarie: Premio per il miglior portfolio, Premio storia fotogiornalistica, Premio portfolio astro nascente, Fotogiornalismo, e la sezione Scelte dal pubblico, presentata in slideshow su grande schermo. Per tutte le informazioni su orari e giorni di apertura, biglietti e visite guidate clicca qui.
Redazione -ilmegafono.org
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