Sono trascorsi quasi 2 anni dalla scomparsa di Letizia Battaglia, celebre e indimenticata fotoreporter italiana. Era il 13 aprile 2022 quando la fotografa che ha raccontato per cinquant’anni la vita, l’arte, la miseria, i volti, la mafia e la lotta alla mafia a Palermo, è morta lasciandoci tutto il suo infinito patrimonio fotografico. L’occhio di Letizia Battaglia ha attraversato la sua città in ogni angolo, ha affondato lo sguardo dentro la storia di Palermo e, quindi, della Sicilia della seconda metà del Novecento. Con la sua macchina fotografica ha immortalato l’umanità che popolava le strade e le viscere del capoluogo, i bambini, le donne, i pazienti psichiatrici. Il mondo si lasciato catturare da lei donna, siciliana, capace di affermarsi in contesti dai quali le donne venivano culturalmente escluse.
Ma Letizia Battaglia è stata anche un simbolo di lotta, ha messo a nudo il potere, ha reso tangibile la violenza mafiosa, la vigliaccheria feroce che insanguinava Palermo e chiamava in causa un potere non solo incapace di proteggere chi lavorava per lo Stato e per la sua libertà dal giogo mafioso, ma anche complice di chi spargeva piombo e sangue. Con le sue fotografie e la sua personalità, la fotoreporter palermitana è diventata protagonista di quel periodo di risveglio delle coscienze che ha reso e rende ancora oggi la Sicilia la prima avanguardia antimafiosa al mondo. A Letizia Battaglia, prima donna europea a ricevere, a New York, nel 1985, il premio internazionale “Eugene Smith”, sono stati dedicati documentari, film, retrospettive e mostre, a testimonianza dell’immenso valore della sua opera.
Adesso, il suo vasto archivio fotografico è a disposizione di chi volesse sfogliarlo, da qualsiasi parte del mondo. L’associazione “Archivio Letizia Battaglia”, fondata nel 2021 dalla stessa Letizia e dai nipoti Matteo e Marta Sollima, per rendere onore alla vasta opera e all’illustre carriera della fotografa, e soprattutto adesso per celebrarne la memoria, ha digitalizzato e sistemato il copioso materiale fotografico della Battaglia. Gli scatti della grande fotografa sono online, suddivisi per ambito: cronaca nera, mafia e antimafia; politica e manifestazioni; Real casa dei matti-ospedale psichiatrico; feste e processioni religiose; la foto di Palermo e delle altre province siciliane; quelle scattate durante i viaggi in Italia e all’estero. E tanto altro. Un archivio ricco e bellissimo da sfogliare, scatti che hanno fatto epoca, immagini che parlano ancora e raccontano decenni di storia, di personaggi, ma anche luoghi, volti comuni, tradizioni.
Ci sono i morti ammazzati, ma anche i mafiosi arrestati, le bambine di Palermo, i pazienti dei manicomi al tempo delle lotte di Basaglia, le bambine di Palermo, i comizi e i politici come Berlinguer, Pertini e Piersanti Mattarella. Foto da osservare, vedere e rivedere, anche per ricordare, per esercitare una memoria che oggi sembra a volte troppo lontana, ma che invece non lo è, perché ci riguarda ancora e misura la nostra maturità di cittadini. Il portale dell’Archivio Letizia Battaglia (clicca qui) è un viaggio bellissimo nella vita e nelle opere di questa donna e fotografa straordinaria. Dentro il portale, oltre alle sue foto, nella sezione “Letizia” sono disponibili anche la biografia, i progetti, i riconoscimenti ricevuti e tutto ciò che riguarda Letizia Battaglia, il suo lungo, importante, appassionato lavoro di testimonianza attiva, il suo impegno civile e la sua vita da protagonista del Novecento e della prima parte del nuovo millennio.
Redazione -ilmegafono.org
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