Come è accaduto negli anni con le multinazionali del tabacco, anche l’industria dei combustibili fossili utilizza ampie strategie di marketing per ingannare i cittadini attraverso campagne che servono a nascondere le responsabilità sull’inquinamento e sul riscaldamento globale. La denuncia arriva da Greenpeace, per voce di Silvia Diaz, Communications and Engagement Lead Greenpeace Fossil Free Revolution. L’accusa rivolta alle multinazionali del petrolio e del gas è quella di promuovere “false soluzioni spacciandosi come ‘green’ con operazioni di puro greenwashing: un metodo che serve solo a ritardare l’urgente ‘uscita’ dai combustibili fossili come gas e petrolio, necessaria a combattere l’emergenza climatica”. Per poter ottenere il massimo da queste strategie di marketing, le aziende del fossile hanno assoluto bisogno di visibilità mediatica e riconoscimento sociale.
“Esattamente come hanno fatto le aziende del tabacco – scrive la Diaz – le aziende di combustibili fossili pompano denaro in pubblicità e sponsorizzazioni nell’ultimo disperato tentativo di rimanere a galla, ignorando deliberatamente tutte le prove scientifiche che dimostrano quanto le loro sporche attività siano una minaccia per la nostra salute e per quella del Pianeta”. Un atteggiamento pericoloso che potrebbe avere conseguenze devastanti per il Pianeta, visto che ogni anno l’inquinamento legato ai combustibili fossili fa più vittime del tabacco. Tutto questo mentre il mondo sta subendo “una massiccia estinzione di specie e le nostre condizioni di vita sono seriamente minacciate dall’aumento di incendi, episodi di grave siccità, inondazioni e altri eventi meteo estremi che hanno già costretto più di 55 milioni di persone ad abbandonare le proprie case”.
Per porre fine a tutto ciò, Greenpeace chiede “di vietare questa micidiale propaganda sui combustibili fossili che ci sta spingendo sempre più sull’orlo del baratro climatico”. Per riuscirci bisogna sfruttare gli strumenti che oggi i cittadini europei hanno a disposizione per influenzare la politica e togliere potere alle compagnie inquinanti come quelle del gas, del carbone e del petrolio. Per questo. Greenpeace. attraverso l’Iniziativa dei Cittadini Europei punta a ottenere “uno storico divieto delle pubblicità e delle sponsorizzazioni dei combustibili fossili, creando un precedente per tutto il mondo”.
“Questo – spiega Silvia Diaz – significherebbe: mai più pubblicità per il gas e il petrolio, e neppure per quei mezzi di trasporto privati come yacht, aerei e auto alimentati da idrocarburi. Niente più pubblicità di aziende che estraggono, raffinano o distribuiscono combustibili fossili. Niente più sponsorizzazioni di prodotti inquinanti e pericolosi per il clima”. Per avere efficacia, questa iniziativa ha bisogno del sostegno di tutti. Servono un milione di firme per sconfiggere la propaganda delle multinazionali del fossile e “per innescare una #FossilFreeRevolution, cioè una rivoluzione verde, libera finalmente da gas e petrolio”. Firma anche tu!
Redazione -ilmegafono.org
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