Colin Clegg è un bravo artista, un cantautore italo-scozzese che abbiamo già incontrato sette anni fa, in occasione della pubblicazione di un suo precedente lavoro, e che oggi ritroviamo con un altro disco in studio da solista, il suo sesto in carriera. Si tratta di un album intitolato “A’s Toolbox” e uscito il 14 febbraio con l’etichetta St Andrews’ Records. Dieci tracce che partono da una suggestione, dal significato profondo che rileva da un oggetto, quella che potrebbe sembrare una semplice cassetta degli attrezzi e che invece è una sorta di guida. Si tratta della cassetta degli attrezzi lasciatagli dal nonno, che aiuta Colin a districarsi tra le “riparazioni” che, di tanto in tanto, la vita richiede di fare.
Un prolungamento concreto degli insegnamenti del nonno, un filo conduttore tra esperienza e futuro, una ricetta per affrontare la vita quotidiana e aggiustare ciò che non va. Una vita che, come sempre, scorre tra momenti scanzonati e allegri e altri più intimi e profondi e che questo disco celebra con un alternarsi di atmosfere sonore coerenti e, dunque, cangianti. La struttura musicale di base è un rock britannico con venature folk e indie, con la presenza costante di tastiere che si sposano bene con i riff di chitarra, e con ritmi allegri, fortemente rock ‘n’ roll, che si alternano a sonorità più vicine alle ballad d’Oltremanica.
L’insieme che ne viene fuori è molto ben amalgamato e risulta gradevole all’ascolto, senza mai risultare piatto o già sentito, rivelando l’identità precisa di questo bravo artista. Quello di Colin Clegg (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è dunque un ottimo disco, capace di farsi ascoltare e farci compagnia in qualsiasi momento.
Redazione Musica -ilmegafono.org
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La copertina dell’album “A’s Toolbox”
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