A distanza di sei anni dall’ultima produzione discografica, lo scorso 24 febbraio è uscito il nuovo album dei Leland Did It, intitolato “Hotel moderno”, prodotto da Dischi Uappissimi e distribuito da Artist First. Quello della band pugliese è un ritorno in grande stile, con dieci inediti che hanno davvero molto da offrire, sia dal punto di vista delle linee sonore sia dal punto di vista delle sperimentazioni. “Hotel moderno”, nella presentazione, viene definito come un prodotto “alternative” e ci troviamo abbastanza d’accordo con questa definizione, che va presa nel verso senso del temine. Perché quello dei Leland Did It è un sound originale, che offre all’ascoltatore degli spunti interessanti. Soprattutto per merito di un intreccio tra suoni e armonie che non si focalizza su un preciso genere, ma crea un impasto intrigante, in cui diversi approcci compositivi abbastanza diversi tra loro si uniscono in un prodotto che merita di avere spazio d’ascolto e di essere analizzato per bene.

La matrice a sfondo alternative-rock, infatti, si amalgama ad altri dettagli sonori, come possono essere quelli provenienti dal punk, o ancora dall’elettronica, fino ad offrire sfumature garage e noise, che vogliamo immaginare rappresentino il “moderno” presente già nel titolo dell’album. È un mix vario e dinamico capace di proporre un range di elementi abbastanza ampio, senza generare confusione, garantendo comunque una linearità di base ad ogni singola traccia.

Sul piano delle tematiche trattate, il concept di “Hotel moderno” è la fine di un sentimento, di un amore intenso che si è via via sgretolato nel tempo. La tracklist è dunque piena di riflessioni, a volte crude altre invece più meditative; c’è caos ma c’è anche pace, c’è la rabbia per qualcosa che si è deteriorato ma anche la consapevolezza di un nuovo inizio. Quello dei Leland Did It (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è in definitiva un ottimo ritorno sui palcoscenici della musica italiana, grazie a un album che unisce qualità e originalità, offrendo qualcosa che si discosta dal mainstream e garantisce gradevolezza. 

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina dell’album “Hotel moderno”