Dopo dieci anni di assestamento e risultati poco confortanti, il fotovoltaico europeo può tornare a sorridere. Il documento pubblicato su SolarPower Europe presenta i dati relativi al 2019, evidenziando la produzione energetica europea. In quest’anno l’UE ha installato 16,7 GW di impianti, per un incremento pari al 104%, quasi il doppio rispetto allo scorso anno, fermo a 8,2 GW. La notizia è ancor più positiva se consideriamo il fatto che, dopo un exploit iniziale, il settore del fotovoltaico ha conosciuto un periodo di stasi, dovuto soprattutto all’aumento delle tariffe.
Aurélie Beauvais, Direttrice politica di SolarPower Europe prova a spiegare il perché di questo nuovo incremento: “Vi sono diverse ragioni per spiegare la crescita del solare in Europa. In primo luogo, questa crescente domanda può essere attribuita alla competitività in termini di costi del solare – è spesso la fonte di generazione di energia più economica – nonché alla scadenza per gli stati membri degli obiettivi nazionali vincolanti di energia rinnovabile 2020. I paesi dell’UE hanno anche iniziato a prepararsi ai target del nuovo pacchetto sull’energia pulita della Commissione, che fissa un obiettivo per le rinnovabili del 32% entro il 2030. Molti governi nazionali cercano sempre più energia solare a basso costo per raggiungere i propri obiettivi”.
Il paese che ha mostrato maggiori segni di crescita è la Spagna che nel 2019, grazie ad aste e nuove norme sull’autoconsumo, è diventato il più grande mercato del fotovoltaico europeo, con 4,7 GW di capacità. Bene anche Germania, Paesi Bassi, Francia e Polonia. Una crescita destinata ad aumentare almeno del 26% entro il 2020, con un obiettivo record fissato al 2022: 24,3 GW di nuova capacità, verso i 26,8 del 2023.
Redazione -ilmegafono.org
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