L’ultima innovazione frutto della mente dell’architetto olandese Daan Roosegaarde si chiama Smog Free Tower, una sorta di gigantesca aspirapolvere mangia-smog. Un mix di architettura, ingegneria e design si mette al servizio dell’ambiente per realizzare sistemi che possano migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Si tratta di una grande torre che, se installata nelle aree urbane più inquinate, pulisce letteralmente l’aria. Il funzionamento di questo dispositivo è semplice, ma allo stesso tempo molto efficace: lo Smog Free Tower si basa sul concetto di ionizzazione dell’aria, ovvero un sistema interno di isolamento e compressione delle particelle inquinanti contenute nell’atmosfera, utilizzato soprattutto dai climatizzatori di ultima generazione.
Nello specifico, all’interno della torre, alimentata con energia eolica, si creano dei campi di elettricità statica che attraggono e isolano le polveri sottili, soprattutto PM10 e PM25, le più dannose per la salute e prodotte dagli impianti di riscaldamento e dagli scappamenti delle auto. Alla fine del processo, lo smog trattenuto viene solidificato in piccole pietre riciclabili a forma di cubo, ognuna delle quali racchiude l’inquinamento di circa mille metri cubi; infine, dopo che l’aria è diventata più pulita del 75 per cento rispetto a quella d’entrata, viene rimessa in circolo.
Il primo prototipo, alto sette metri, largo 3.5, già sorto nelle vie di Rotterdam, città conosciuta per diversi rivoluzionari esperimenti di architettura urbana, ma anche per essere particolarmente inquinata, è in grado di aspirare 30.000 metri cubi d’aria ogni ora, arrivando così a depurare in un giorno l’aria di un parco cittadino di medie dimensioni.
Il designer olandese non è nuovo a questo tipo di progetti: in passato è stato noto per iniziative di riqualificazione urbana basate sull’eco-sostenibilità e sulle energie rinnovabili. Di sua invenzione sono, ad esempio, la pista ciclabile che di notte diventa fosforescente o la segnaletica stradale orizzontale che si illumina di notte. Con il progetto della torre è andato ben oltre, riuscendo ad ottimizzare ogni dettaglio del processo: ha riciclato i frammenti di smog utilizzandoli per creare anelli, come se fossero pietre preziose.
A causa dell’ormai incessante inquinamento al quale devono far fronte le città, non è un caso che si moltiplichino idee e soluzioni che cercano di unire una certa estetica del paesaggio con l’efficienza richiesta per la lotta allo smog. La Smog Free Tower, che ha impiegato tre anni di ricerche per vedere la luce, ma che oggi è finalmente realtà, è sicuramente un valido strumento che anche la città di Pechino, famosa per l’irrespirabilità della sua aria, ha già deciso di adottare. I cittadini cinesi, però, dovranno attendere lo sviluppo di modelli più grandi, capaci di inglobare concentrazioni di polveri inquinanti notevolmente più alte rispetto a quelle olandesi.
Veronica Nicotra -ilmegafono.org
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