Dopo la telefonia mobile, l’aggettivo “smart” potrà essere associato anche all’illuminazione pubblica. Abbattere i costi sul consumo di elettricità e gestire in modo intelligente la sicurezza nelle strade: sono questi i concetti sviluppati da Smart-i, un dispositivo destinato a rivoluzionare i classici lampioni che illuminano le città. L’idea nasce nel 2012 da Mauro Di Giamberardino e Gabriele Randelli, i quali, con questo progetto, hanno vinto il primo premio del concorso Enel Lab.
“Per stare al passo con l’innovazione bisogna tenere il piede dove l’innovazione si realizza, cioè spesso nelle piccole start up. È successo con il mondo di Internet e ora sta succedendo nell’energia”, spiega Alberto De Paoli, responsabile di Enel Lab. Smart-i risponde a molte esigenze, come testimoniano le sue funzioni.
Smart-i, applicato ai lampioni, è in grado di dosare la quantità di energia necessaria all’illuminazione, scongiurando così il rischio di inutili sprechi. Ma c’è di più: Smart-i prevede l’installazione di una telecamera che consentirà un’analisi completa del territorio cittadino, per garantire sicurezza oltre che per fornire un servizio di informazioni sul traffico e sulle condizioni meteorologiche. Essendo un dispositivo smart, inoltre, la start-up si propone di fornire un servizio wi-fi ad ampio raggio.
Gli esperimenti condotti su diverse città campione testimoniano che Smart-i può arrivare fino al 49% di risparmio energetico. Se le raccolte dati mostreranno risultati positivi, l’iniziale fondo di finanziamento stanziato da Enel Lab, pari a duecentocinquantamila euro, sarà prolungato per un altro anno con quattrocentomila euro.
Le prime città a beneficiare di Smart-i saranno L’Aquila e Bracciano, mentre altri dispositivi saranno installati nello smart village Enea a Casaccia e altri ancora saranno diffusi nel Sud Italia. L’installazione coinvolgerà un lampione ogni 10-15, con un tempo di ritorno sull’investimento pari a tre anni.
Laura Olivazzi -ilmegafono.org
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