Più idee, più servizi e meno pannelli. È questa la formula innovativa proposta nel corso del Solarexpo, l’evento fieristico più atteso dell’anno per le aziende del settore fotovoltaico. Dopo quattordici anni a Verona, Solarexpo si è trasferito a Milano trovando spazio nel salone di Rho, sede del nuovo format espositivo “The Innovation Cloud”, un’iniziativa totalmente dedicata al rinnovabile e alle innovazioni tecnologiche del settore.
Il Solarexpo di quest’anno mostra anche i primi risultati del Quinto Conto Energia, un decreto ministeriale che ha cambiato le carte in tavola in materia di pannelli e cellule fotovoltaiche, incentivando l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia elettrica proveniente dai raggi solari. Il primo segno tangibile del Quinto Conto è la ridotta presenza di espositori di pannelli, che hanno lasciato ampio spazio a convegni, workshop, incontri e seminari che hanno riscosso grande successo.
In un momento difficile per tutti i comparti dell’economia, non solo del settore green, si mostra sempre più stringente per le aziende l’esigenza di fare rete. L’obiettivo del Solarexpo è proprio questo.
Tra le idee emerse, colpisce molto la diffusione di servizi e di proposte volte a gestire, più che produrre, l’energia, sfruttando anche gli strumenti offerti dai nuovi mezzi di comunicazione. Gli inverter proposti da Santerno, infatti, sono muniti di un particolare sistema che consente di twittare l’energia risparmiata. E restando in tema di risparmio, la Unendo propone “Cuq”, un impianto fotovoltaico da installare gratuitamente sul proprio tetto di casa, abbattendo i costi delle bollette di circa il 50%.
Le idee non si limitano alla sola gestione dell’energia, ma anche al riutilizzo dei pannelli. Il programma PvCycle, ad esempio, propone un sistema di distribuzione e raccolta su tutto il territorio per il riciclaggio di pannelli fotovoltaici.
Laura Olivazzi -ilmegafono.org
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