Nel giro di due anni Roma dovrebbe raggiungere un tasso di raccolta differenziata del 50%. Lo prevede il piano nazionale del Conai (Consorzio nazionale imballaggi), presentato nella sede del ministero dell’Ambiente in presenza del ministro Corrado Clini e del sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. Nel frattempo, tuttavia, secondo i dati dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) siamo solo al 15,1% e la discarica di Malagrotta, l’unica della città, è più che satura. A Roma è stato nominato un commissario straordinario per l’Emergenza rifiuti, il prefetto Goffredo Sottile, il quale sta trattando con le autorità locali per trovare un sito idoneo alla realizzazione di una nuova discarica. Ma per ora nulla di fatto.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ad una lettera dei sindaci della Valle Del Tevere contro la realizzazione di una discarica nei loro Comuni, auspicando che la scelta di cui Roma ha bisogno “ricada sul sito più idoneo dal punto di vista tecnico, con la massima possibile considerazione per le istanze delle popolazioni interessate a ciascun sito”. “Ho preso atto – scrive il Capo dello Stato – dei motivi della vostra avversità a tale ipotesi, che mi risulta essere tuttora subordinata a condizioni indicate dal Ministro dell’Ambiente anche in rapporto a orientamenti e vincoli europei, e agli accertamenti che lo stesso Commissario ha oggi dichiarato di aver disposto”.

“Non ho tuttavia alcuna veste – prosegue Napolitano – per partecipare al confronto che voi chiedete su situazioni e questioni di particolare complessità, che non conosco e che sono del tutto estranee a ogni mia possibilità di intervento istituzionale”. L’ultima proposta del prefetto Sottile è ricaduta su Pian dell’Olmo, sulla via Tiberina, nei pressi di Riano Flaminio. Ma i cittadini di Riano non la vogliono perché i “pareri tecnici” su un’eventuale discarica in quel sito “sono contrari” e ci sono “vincoli ambientali e paesaggistici”. Nel solo Comune di Roma, in ogni caso, ci sono almeno 12 cave non in esercizio, che potrebbero costituire delle “ipotesi alternative a Pian dell’Olmo prima di decidere il sito per la discarica provvisoria”.

Lo ha reso noto la Regione Lazio, spiegando che i siti sono stati individuati dai tecnici regionali sulla base delle cartografie del territorio provinciale relative al ‘Piano di individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti’, pervenute dalla Provincia di Roma, così come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Nicola Zingaretti, presso gli uffici della Direzione regionale Attività produttive e Rifiuti. “Da una prima lettura da parte dei tecnici regionali, sono state individuate nel solo comune di Roma almeno altre 12 cave non in esercizio”, spiega la Regione, secondo cui “sarebbe opportuno quindi un approfondimento da parte del ministro Clini, del commissario Sottile e di Roma Capitale, destinatari delle stesse cartografie, per verificare se esistono ipotesi alternative a Pian dell’Olmo prima di decidere il sito per la discarica provvisoria”.

Una nuova discarica a Riano o in un altro sito “accettabile” per i cittadini della provincia sarebbe comunque una soluzione “solo provvisoria”. Il vero problema è infatti la raccolta differenziata. Il piano del Conai prevede un finanziamento di 30 milioni di euro e la divisione della città in sei zone, tra cui alcune dove partirà al più presto la raccolta porta a porta. Si parte dalle aree verdi, dove è possibile attuare con facilità questo sistema, per arrivare alle aree azzurre e grigie, zone in cui è complicata l’adozione di un unico modello di raccolta. I sistemi di raccolta, che attualmente a Roma sono sei, verranno ridotti a due: il domiciliare/condominiale (porta a porta) e la raccolta stradale opportunamente riorganizzata.

Un piano per la raccolta differenziata per Roma era atteso da tempo. Che sia stato presentato proprio mentre è in corso un aspro dibattito sul sito della nuova discarica provvisoria lascia da pensare. Tuttavia ciò che importa è che venga attuato e rispettato nei dettagli per porre rimedio ad uno dei problemi più degradanti della Capitale.

G. L. -ilmegafono.org