Un esordio e di quelli ben riusciti. Esce proprio oggi, infatti, il primo album dei Neventies, band milanese nata nel 2019. L’album prende il nome della band, come avviene spesso per le produzioni d’esordio, ed è composto da dieci inediti che espongono in maniera accurata il sound che i quattro membri che compongono i Neventies hanno delineato. Il loro è un genere che possiamo definire come un rock che raccoglie al suo interno una moltitudine di sfumature provenienti dall’attualità, ma non solo. La musica dei Neventies, infatti, va ad attingere anche a quella che è la vecchia scuola del rock, pescando dettagli compositivi e sonori dai fasti del genere risalenti a qualche decennio fa.

Se da un lato, infatti, troviamo un rock ‘n roll che nostalgicamente ci riporta indietro nel tempo, proponendo riff chiari, andamenti lineari e definiti, da un altro è possibile cogliere anche dei richiami a un rock più attuale, sempre a stampo internazionale, e a gruppi più da terzo millennio che hanno stravolto questo genere rendendolo più dinamico e poliedrico.

Ed è precisamente questo che troviamo lungo la tracklist dell’album dei Neventies, ovvero dinamismo e varietà. Dettagli garage e brit, che si uniscono alla verve rock a cui accennavamo prima, rendono l’ascolto leggero e gradevole, offrendo inoltre un livello di qualità abbastanza alto. Le tracce liberano tutta l’essenza della band, il loro messaggio musicale, mostrandoci degli artisti desiderosi di fare musica e di farla sentire senza filtri o supporti sonori, lasciando parlare solo la strumentazione base, senza avvalersi di suoni sintetizzati o altro per irrobustire il prodotto finale. Quello dei Neventies (che abbiamo ospitato durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) possiamo tranquillamente definirlo come un valido esordio, un album da ascoltare e godersi con gusto. 

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Neventies”