Tutta l’energia di un travolgente rock per ribellarsi all’oscurità di questa epoca e ritrovare spinta, forza e un po’ di necessaria spensieratezza. Questo il messaggio di “Musica buona”, il nuovo album del cantautore Dave Bolo, uscito il 15 ottobre con Vrec e prodotto interamente da Max Zanotti. Otto tracce che raccontano i nostri tempi, in un susseguirsi di sonorità marcatamente rock di ispirazione internazionale, che si arricchiscono con cori, tastiere e violini e che si appoggiano alla voce potente di Dave.

Un album, il primo full lenght da solista per il leader dei This Is The Foo (che hanno collaborato alla realizzazione del disco), che parte dall’inciso e dai suoni rock del primo brano (il singolo estratto Heavy Rotation) e si snoda attraverso ballate più intime e romantiche (Sheyla o Occhi e sorrisi), altri pezzi più vicini al classic rock del passato (Paradiso eterno) e altri legati a un rock più moderno. Sono canzoni che hanno contenuti diversi ma sono coerenti con il messaggio complessivo che Dave Bolo ha voluto affidare a questo suo ultimo lavoro. C’è l’immaginaria situazione di un Cristo che ritorna e si trova ad affrontare tutti gli ostacoli di questo nostro tempo, c’è la speranza di un cambiamento, c’è l’amore, c’è la rabbia positiva e c’è la voglia di vivere e di farlo spingendo al massimo.

“Musica buona” è un album che vuole rompere le catene del quotidiano, è un inno alla vita e al ritorno a quelle sensazioni positive che, ultimamente, abbiamo dovuto mettere da parte. Un inno che non poteva non aggrapparsi alla potenza provocatoria e irresistibile del rock, in tutte le sue sfaccettature. Quello di Dave Bolo (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è un disco poliedrico, nonostante la sua riconoscibile e decisa impronta rock. Si mescola con il cantautorato e con chiavi melodiche che richiamano sonorità dei decenni passati, per poi tuffarsi nei suoni di un indie rock di ultima generazione. In un continuum musicale che serve anche a segnare il passaggio dalla palude del presente alla speranza nel domani. Un bel lavoro. Una bella scarica di vibrazioni positive.

Redazione -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Musica buona”