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“Ragion per cui”, l’essenza indie-folk di Die

Punteggio 93%

L’ultimo album di Die, al secolo Diego Seminario, fa parte di quelle essenze musicali complesse e mutevoli che ci danno grande speranza per il futuro della musica, italiana ma anche internazionale. Lungi da sonorità scontate e banali, lungi da testi superficiali e strappalacrime, la musica che Die propone nei suoi lavori è qualcosa di diverso, un aggrovigliamento di suoni, ritmi e generi che, a prescindere dai gusti musicali di chi si propone di ascoltarlo, hanno la certezza di non risultare in alcun modo banali.

L’album si intitola “Ragion per cui”, è uscito lo scorso 11 giugno e si compone di nove tracce più due bonus track che rappresentano la versione in inglese di altri brani presenti nella tracklist. Il genere dentro cui ci porta Die è un’ambientazione che non vogliamo rischiare di etichettare, perché non renderemmo onore ad una varietà di armonie e melodie che spaziano con libertà verso qualunque sensazione artistica passi per la mente di questo nostro musicista.

Ci piace definire “Ragion per cui” un esempio di quella che è la world music, ovvero il genere musicale che raccoglie al suo interno tradizioni folk e popolari ma anche indie. Come detto, non è il caso di racchiudere la realtà compositiva di Die solo attraverso questo stile, perché dentro il suo ultimo album è possibile trovare anche altri riferimenti: molti sono alla canzone d’autore italiana, alle cadenze e intonazioni teatrali, che si uniscono elegantemente alla solida base indie-folk della produzione. In altri momenti del disco, decisamente più sporadici, sono presenti alcuni energici e grintosi accenni ad un alternative-rock di stampo internazionale, utili a spezzare il climax principale della produzione, rendendola così più eterogenea e quindi di facile e piacevole ascolto.

Nel complesso, quello di Die (che abbiamo ospitato durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è un album che va ascoltato perché, pur avendo buon seguito nel nostro Paese, è slegato dal commerciale e propone comunque tracce che a livello musicale rappresentano occasioni interessanti per chi ha voglia di ascoltare qualcosa che si allontani dal minimalismo, offrendo allo stesso tempo spunti di riflessione, che siano musicali, attraverso i suoni, o concettuali, attraverso un’analisi dei testi.

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina dell’album “Ragion per cui”

Pillola

93%

In breve Ci piace definire “Ragion per cui” un esempio di quella che è la world music, ovvero il genere musicale che raccoglie al suo interno tradizioni folk e popolari ma anche indie. Come detto, non è il caso di racchiudere la realtà compositiva di Die solo attraverso questo stile, perché dentro il suo ultimo album è possibile trovare anche altri riferimenti.

Indie-folk
95%
Concept
92%
Sperimentazioni
92%

Autore

Manuele Foti

Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, diplomato in pianoforte presso il Conservatorio "F.Cilea" di Reggio Calabria, ho studiato chitarra elettrica per molti anni e sono un aspirante compositore. Mi piace etichettarmi musicalmente come un punto di convergenza tra sacro e profano, alla continua ricerca di nuove espressioni sonore all'interno di qualsiasi genere musicale. Redattore al servizio della musica (e non solo) dalla provincia di Reggio Calabria, "a caccia" di talenti emergenti della scena italiana e internazionale.

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