La signora Giorgia Meloni oggi ha scelto di stupirci con effetti speciali… Con un bel video pieno di bugie, recitate da protagonisti che fingono di essere “semplici cittadini” e in realtà sono militanti del partito della signora Meloni.

Il tema? Cassibile, i migranti, il campo per i lavoratori stagionali.

Partiamo da una premessa: io considero l’azione del Comune di Siracusa di una inconcludenza imbarazzante. Ritengo una non soluzione realizzare un campo per 80 persone, in un contesto che ne impiega nei campi quasi 400 per circa tre mesi. E non basta stavolta dire “di più non potevamo fare”, perché non lo potete fare più. La gente sa e non si fa ingannare più. Le soluzioni, migliori, umane ed efficaci, vista anche l’entità dei fondi a disposizione, c’erano, erano praticabili e soprattutto andavano costruite nei tre anni che sono stati persi a non agire e a chiacchierare, a tirare la giacchetta del prefetto di turno, a implorare gli altri comuni, appoggiando indirettamente la bugia (sostenuta dai capipopolo cassibilesi) secondo la quale gli stagionali lavorano in gran parte in altri comuni della provincia. Tre anni persi fra dinamiche di giunta, arroganza, egoismi, protagonismi e una disarmante incompetenza.

Si è arrivati a una soluzione tampone che escluderà la gran parte dei lavoratori, peraltro senza toccare minimamente il problema di fondo: ossia le irregolarità compiute dalle aziende, il caporalato, lo sfruttamento. Che anzi alcuni ex assessori, imprenditori e perfino attuali componenti della Giunta, hanno addirittura negato, nonostante l’evidenza li smentisca. Peraltro, dettaglio non secondario, sulla gestione di questo campo, sulle modalità di assegnazione dell’esecuzione dei lavori di adeguamento, sulle modalità di assegnazione della gestione a una associazione, servirebbe quantomeno un minimo di trasparenza, anche per dissipare i dubbi relativi a presunti conflitti di interessi.

Ciò detto e premesso, però, non è accettabile che Giorgia Meloni e i suoi lacchè locali possano mistificare la realtà. Il video pubblicato dalla Meloni mette insieme tutto l’armamentario di menzogne e di volgarità che da anni una piccola parte (specifichiamo, una minoranza) dei cassibilesi sta utilizzando sul tema e che, purtroppo, sono oggetto anche di indirette “espressioni di solidarietà” da parte di politici e di movimenti di sinistra locali che non hanno il coraggio di dire come stanno le cose e di replicare con durezza a certi orrori.

Il video (che non condividerò qui per non dare numeri alla macchina propagandistica dei fasciomeloniani) utilizza l’episodio, avvenuto lo scorso anno, di un ragazzo docile e buono, con problemi psichici, che viveva nel campo con gli stagionali, accudito e compreso da tutti con umanità e amicizia, che un pomeriggio ha camminato nudo e parlando da solo sulla via centrale del borgo. Il ragazzo è stato portato in cura e oggi sta bene. Ma ancora viene usato come simbolo della “pericolosità” dei lavoratori stagionali. Come se un uomo nudo, inoffensivo, che cammina per conto suo senza accorgersi degli altri, sia non un uomo da curare, ma una minaccia alla sicurezza pubblica. Un corpo umano, dunque, viene ritenuto il pericolo numero uno in un borgo che, negli anni, ha visto stragi e omicidi di mafia, un serial killer, episodi di violenza e furti, compiuti da cittadini italiani.

Tutte cose che non hanno disturbato questa parte di cassibilesi che oggi si agita. L’uomo nudo, invece, è diventato il problema numero uno, o meglio il pretesto per accanirsi “politicamente” contro i migranti. A ciò si aggiungano le accuse di furto (ovviamente non dimostrate e spesso smentite dagli arresti dei veri ladri, italiani) mosse ai lavoratori stagionali, cioè a coloro i quali, dopo un giorno di lavoro con la schiena curva sotto il sole o al freddo, tornando a dormire in qualche campo o in qualche baracca abbandonata, avrebbero pure il tempo, la forza e la voglia di andare a rubare in casa di qualcuno e poi tornare con la refurtiva nel campo, dove i Carabinieri si possono recare subito. Logico, no? E ancora, se un uomo dalla pelle nera commette un reato, come racconta la proprietaria del bar, immediatamente si utilizza per criminalizzare tutti i lavoratori. Che sono vittime e non carnefici. Perché i carnefici sono i caporali e ancor più le aziende che ne fanno uso.

Ora, hanno tirato fuori la nuova questione: i soldi. Soldi che sarebbero sottratti alla comunità, quella che paga le tasse (in effetti gli imprenditori che sfruttano i lavoratori sono ligi al pagamento delle tasse, e a Cassibile mai nessun esercizio commerciale salta uno scontrino…). Soldi che, peraltro, sono destinati dalla prefettura a questo tipo di fenomeno e non hanno nulla a che vedere con risorse spendibili per altri capitoli, come ad esempio per migliorare strade e servizi a Cassibile. Questo i capipopolo che guidano i comitati lo sanno bene, ma ovviamente non lo dicono, perché sarebbe smascherata la loro menzogna populista.

Inoltre, ai cittadini che ci cascano e si fidano dei loro aizzatori, vorrei ricordare che il “cittadino” a capo del comitato “civico”, tale Paolo Romano, oltre a essere un militante di Fratelli d’Italia, è anche un ex consigliere comunale, così come lo sono altri due personaggi che in questi ultimi 15 anni hanno condotto la guerra contro i lavoratori stagionali. E questi consiglieri comunali, quando erano seduti sulla loro comoda poltrona a masticare gettoni di presenza, non mi pare che abbiano fatto chissà cosa per migliorare le strade, installare metano, curare il verde pubblico a Cassibile. Allora forse, invece di farsi ammaestrare da chi usa la questione braccianti a fini elettorali e politici, i cittadini dovrebbero semplicemente chiedere una cosa a questi rappresentanti autoproclamati di Cassibile: “Ma voi per migliorare i servizi e le strade di questo borgo, cosa avete fatto quando eravate in carica e potevate fare qualcosa?”. La risposta potrebbe essere esilarante, quindi facciamo un gioco che va di moda: provate a non ridere. Non sarà facile, vi avverto.

A Giorgia Meloni, invece, una cosa la dico io: usare le immagini di un uomo con problemi psichici, che oggi sta bene grazie alla professionalità e all’umanità di psichiatri e mediatori culturali, non solo è squallido (ma allo squallore della signora siamo abituati) ma forse non è nemmeno legale e potrebbe essere passibile di denuncia. Faccia una cosa: si occupi di Roma e soprattutto di verificare quello che avviene dentro il suo partito in molte zone del Paese, dove le inchieste della magistratura ne beccano uno al giorno invischiato in robe non molto pulite.

Riguardo a Cassibile, tranquilli, non cambierà nulla nemmeno quest’anno, come non cambieranno il copione e i ruoli, il gioco delle parti. Da un lato le istituzioni con le loro opacità e con le soluzioni quasi inutili, dall’altro i soliti mistificatori di partito e il popolino incapace di analisi. In mezzo, il vuoto, ossia la miserabile indifferenza delle aziende e l’eloquente debolezza dei sindacati.

Però, voglio darvi una buona notizia: qualcosa, silenziosamente, in realtà si sta muovendo, fuori dalla politica e dal civismo locale. I lavoratori più consapevoli e qualche azienda pioniera che vuole rispettare le regole, grazie a qualcuno che è venuto da fuori e che in questi giorni sta gettando i primi semi, stanno dando vita a un inizio di cambiamento. Ma di questo avrò modo di parlarvi prossimamente. Promesso.

MP

 

La foto di copertina è di Borderline Sicilia