Un cantautore e il suo nuovo progetto che segna un punto di arrivo ma anche una ripartenza: lui si chiama Alessio Vito e il 9 novembre è uscito il suo nuovo album, intitolato “SottoVuoto” e pubblicato con l’etichetta (R)esisto distribuzione. Un disco registrato tra Italia e Francia, che ha visto la collaborazione di musicisti di spessore internazionale. Un’intersezione musicale di frammenti di vita, amicizie, dolori e autoironia, che rappresenta la totalità delle esperienze maturate negli ultimi anni da questo bravo cantautore campano.

“Vorrei avere una tendina sul cuore – canta dolcemente e con amarezza – per conservare tutta la luce che ho e dovrei imparare a non sprecare le parole che ho e conservarne qualcuna per me”. Alessio Vito pone l’attenzione su un processo creativo  che si interpone tra ballad rock intimiste e sfoghi liberatori tendenti più al rock alternativo. Un cantautore che, con coraggio, apre la propria intimità alle orecchie di chiunque avrà voglia di condividere con lui sentimenti, viaggi, momenti di vita estrapolati dal quotidiano e inseriti in una carrellata di canzoni ben strutturate.

Una minima attenzione alla metrica, all’intonazione, al sostegno e all’uso del fiato da “cantante impostato” permettono ad Alessio Vito (che abbiamo avuto ospite nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) di condividere se stesso allo stato puro, senza filtri, senza i limiti che le regole tecniche impongono a chi ha seguito un indirizzo di studi accademico. La creatività in questo disco è espressa sotto molteplici forme: per contenuto, melodia, ritmo ed espressione di emozioni. I messaggi arrivano a chi si concede la possibilità di ascoltarli, andando oltre alla distorsione delle chitarre elettriche, ai dialoghi perfetti tra  gli accompagnamenti armonici del basso e la puntuale cornice della batteria. Tutto si snoda sempre con una coerenza generale tra parole, arrangiamenti, idee tematiche e cambi di mood tra un brano e l’altro.

Molto vicino all’indie rock e al pop rock, il cantante ci porta nella sua vita personale, con un tuffo introspettivo fatto di sfoghi, desideri, rimpianti. Un impianto di struttura intimista, che potrebbe reggersi perfettamente anche in un concerto acustico chitarra e voce e che offre, con l’ausilio dei musicisti, un ascolto che scivola coerente con le vibrazioni della sua essenza.  Da sottolineare, in particolare, l’interessante scelta di inserire i commenti melodici del bravissimo sassofonista Carmine Marrain nel brano Aria Respiro. I complimenti vanno, oltre che a tutti i musicisti, anche a Emilio Capuano, tecnico del suono e musicista, il quale ha curato tutte le registrazioni e i missaggi.

Un periodo storico decisamente difficile per tutta la categoria “arti dello spettacolo”, un periodo nel quale la maggior parte degli artisti, soprattutto gli emergenti, si ritrovano perplessi e disarmati perché non sanno come e quando saranno ripagati i sacrifici necessari per la produzione di un album come questo. Con l’augurio di superare tutti insieme le avversità oggettive che questo settore sta affrontando, incoraggiamo a denti stretti la promozione e divulgazione di gocce di bellezza, in questo mare gigantesco di incertezza e difficoltà, nel quale, però, come in questo caso, possono nascere i più bei fiori.

Federica Formica -ilmegafono.org

La copertina dell’album “SottoVuoto”