Fino al 31 ottobre la cittadinanza è invitata ad un momento di riflessione ed approfondimento interessantissimi sulla condizione della donna nella società, condizione raccontata in maniera esaustiva ed efficace attraverso una rassegna che si muove all’interno dell’espressione artistica di alcune delle più significative rappresentanti del movimento femminista, politico e non. Un quadro complesso e variegato delle vicende del femminismo tra il 1975 e il 1980 è ciò che attende il pubblico dal 9 settembre grazie alla mostra collettiva “Gesti di rivolta”, presentata alla Nuova Galleria Morone, a Milano.

Inserita nel palinsesto culturale milanese “I Talenti delle Donne”, entra a pieno titolo in una programmazione voluta dal Comune tutta rivolta alla creatività femminile e che dà spazio a diversi e ricchi strumenti espressivi, a testimonianza di una necessaria e auspicabile attenzione crescente rispetto alla creatività femminile in ogni ambito sociale. Ed è attraverso l’insieme di molteplici punti di vista che vediamo comporsi un mosaico ricco e prezioso, frutto del lavoro di tante artiste donne che, dalla metà degli anni ‘70, si sono interrogate su un tema fondamentale come quello della condizione femminile, attraverso la loro personale ricerca e approcci anche molto differenti, accomunati da un unico obiettivo, quello appunto di fotografare l’evoluzione del ruolo femminile all’interno della società.

Ecco che la mostra, curata da Cristina Casero, si pone l’obiettivo di raccontare un pezzo di storia, di attivismo e militanza, ma anche in alcuni casi di singola conquista personale, quale momento di cambiamento e denuncia espressi attraverso l’atto creativo. Una riflessione dalla quale non è possibile prescindere in un’epoca in cui è sempre più importante non abbassare la guardia e confermare le consapevolezze acquisite e l’impegno per l’affermazione dei diritti troppo spesso messi in discussione dalla realtà. Milano è sempre stata una piazza di fermento e confronto, molte sono state le artiste che hanno fatto della propria ricerca uno strumento di lotta, costruendo un tessuto culturale prezioso e di grande significato, sul quale ha attecchito un movimento più grande ed esteso, e contribuendo a sviluppare un processo di creazione di valore universale e in continuo divenire.

Le artiste presenti: Gabriella Benedini, Diane Bond, Marcella Campagnano, Carla Cerati, Mercedes Cuman, Amalia Del Ponte, Fernanda Fedi, Marzia Malli, Paola Mattioli, Libera Mazzoleni, Maria Teresa Meneghini, Elisabeth Scherffig, Silvia Truppi e Collettivo Donne Fotoreporter (Liliana Barchiesi, Kitti Bolognesi, Giovanna Calvenzi, Marisa Chiodo, Marzia Malli, Laura Rizzi, Livia Sismondi).

Il volume “Gesti di rivolta”, edito da enciclopediadelledonne.it, completa un’operazione interessante, che diviene approfondimento e testimonianza preziosa in un percorso che vede nella crescita e nell’evoluzione della figura femminile un’urgenza attuale e globale su cui concentrarsi. Completano il percorso espositivo documenti originali e video di MEMOMI (memoria di Milano). Ecco che ancora una volta è necessario ribadire l’importanza della memoria e la necessità di un racconto che deve arrivare anche alle nuove generazioni, affinché consapevolezza e responsabilità rappresentino valori primari all’interno della società contemporanea.

Claudia Notargiacomo (Sonda.life) -ilmegafono.org

Opera di Fernanda Fedi. Anno 1976. Interpretazione sui ruoli della donna.