Dal 26 febbraio scorso è possibile trovare nei principali digital store il nuovo brano del cantautore e polistrumentista torinese Paolo Caruccio, che negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere artisticamente con lo pseudonimo di Fractae. L’ultimo singolo prodotto da Fractae prende il nome da una salsa giapponese molto famosa: “Wasabi”. Si tratta di un brano che si estende per meno di tre minuti, ma che risulta ugualmente capace di fare percepire molto all’orecchio di chi ascolta, sia a livello di suoni che di parole.

Dentro “Wasabi” troviamo un valido artista, aggrovigliato tra una selva di emozioni contrastanti. Fractae riesce a mettere sapientemente in musica l’eterna diatriba interiore scaturita da un amore finito, l’eterno contrasto che avvolge cuore e mente tra il sentimento provato e il dolore subito. L’esposizione sonora è un’alternanza tra rabbia e consapevolezza, tra cruda emozione e ferma razionalità, posta all’interno di una ambientazione musicale abbastanza varia e coinvolgente.

La base strutturale di “Wasabi” è di chiaro richiamo new-wave, con suoni e scratch elettronici propri del synth-pop che ricoprono una parte da protagonista. L’intero brano ruota di continuo intorno a questi suoni roboanti, modellando il prodotto complessivo con altre influenze, come quelle punk tipiche degli anni 2000 o con altre glam-pop di stampo internazionale molto in voga anche attualmente.

Un ottimo brano quello di Fractae, che abbiamo avuto il piacere di approfondire ed ascoltare anche durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina del singolo “Wasabi”