Se avete voglia di qualcosa che vi dia la carica e vi faccia muovere a tempo, la musica dei Bloody Souls è ciò di cui avete bisogno. I Bloody Souls sono una band abruzzese nata nel 2018 dall’unione di due bravissimi musicisti, un chitarrista e un batterista, ai quali si sono poi aggiunti un’altra chitarra e un basso, formando così un quartetto di ottimo livello. La loro capacità tecnica, unita a contenuti eterogenei e non banali, emerge già dal loro album di esordio, uscito il 21 febbraio con l’etichetta (R)esisto e intitolato “The Devil’s Hole”.

Sette tracce caratterizzate da sonorità varie, che si muovono lungo uno stile che unisce stoner, doom e heavy e che può essere definito heavy stoner (come ci ha detto Giovanni, alias Johnny Hell, voce e chitarra del gruppo, nel corso dell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica). Una sequenza di brani, nei quali il sound è travolgente, potente, capace di immergere l’ascoltatore in un’atmosfera cangiante, che a volte lo spinge a scuotersi e a “pogare”, altre volte lo induce a pensare, a riflettere, a scorgere l’oscurità e a cercarne la via d’uscita.

I cambi di ritmo sono la costante di brani dalla lunga durata, nei quali i riff e le distorsioni delle chitarre, l’incessante insistenza del basso e la carica della batteria si amalgamano perfettamente, restituendo a volte sonorità dure a volte tonalità più cupe, con l’intervento dosato e discreto anche di qualche effetto (come il suono dell’organo nel brano Solve et Coagula). Il racconto dei Bloody Souls va dalla mitologia alla denuncia sociale, il tutto con la potenza di una voce che convince e di una musica che non stanca, non sazia, lascia intatta la voglia di riascoltare ancora una volta.

È impossibile stare fermi. Ascoltando le tracce di questo album viene naturale muoversi a tempo, seguire il ritmo con la testa e mimare con le mani e le braccia le performance degli strumenti. Insomma, questo esordio è un primo squillo ben riuscito. Gradevole e avvincente. Un buon inizio. Un buon motivo per credere che anche il futuro, per questa band, sarà di livello.

Redazione -ilmegafono.org

La copertina dell’album “The Devil’s hole”