A volte accade che ascoltando le tracce che si trovano all’interno di un disco si riescano perfettamente a cogliere l’animo e il carattere dell’artista che a quel disco ha dato forma. È una sorta di biglietto da visita sonoro che ci mostra con sincerità l’essenza del musicista. È quello che è successo ascoltando Diego Bettedi, cantautore romagnolo. Abbiamo conosciuto Diego solo attraverso le sue canzoni e poi, per qualche minuto, nell’intervista andata in onda nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”, ma è come se lo conoscessimo da una vita, proprio grazie alla sua ultima produzione discografica che mette in mostra tutte le emozioni di un artista completo e versatile.

L’ultimo lavoro di Diego Bettedi si intitola “Frammenti”, un titolo che inquadra perfettamente quello che è possibile trovare lungo la tracklist. Le cinque composizioni che strutturano l’EP sono infatti una diversa dall’altra, dei veri e propri frammenti incastrati in serie, diretta conseguenza di studio e sperimentazioni, che spaziano all’interno di una vasta gamma di generi. Un ampio panorama che promuove un polimorfismo musicale davvero molto interessante e che non è facile trovare in un disco.

Siamo abituati ad apprezzare l’evoluzione artistica di un musicista negli anni, album dopo album, ma ciò non vale in questo caso, perché dentro “Frammenti” la varietà sonora è il marchio di fabbrica, che indica non solo grande versatilità ma anche maturità e sicurezza artistica. Un gergo musicale che va dal rock fino all’ambiente cantautorale da ballata, per poi passare alla musica elettronica oppure verso sfumature un po’ più folk e pop.

Potrebbe apparire come una produzione un po’ “frammentaria”, ma non è assolutamente così. È invece un lavoro vario e di piacevole ascolto, la manifestazione musicale di un bravissimo artista che non si fossilizza in un determinato genere, ma che è in grado di diversificare e, soprattutto, di farlo molto bene, trovando la corretta dimensione per ognuna delle linee sonore nelle quali si cimenta.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’Ep “Frammenti”